Atripalda – Consiglieri comunali e direttivo sezionale Udc: “andiamo via, spartitevi poltrone”

UDC_ITALIA_I consiglieri comunali ed il direttivo sezionale atripaldese dell’Udc affermano in una nota:

Siamo stati eletti dai concittadini atripaldesi, nel maggio del 2012, per amministrare questa città. A dire la verità, sapevamo che sarebbe stato difficile perché noi eravamo il vento di cambiamento, altri erano vecchi pezzi di un’amministrazione conflittuale e lacerata. Eppure tutto ciò non ci ha scoraggiati, la nostra volontà era chiara: quella di fare da garanti dell’interesse della nostra comunità. E questo abbiamo fatto in questi primi anni di attività amministrativa.

Poi sono arrivate le bordate da parte del sindaco Paolo Spagnuolo, incomprensibili e del tutto gratuite. Ci ha annunciato più volte a mezzo stampa (perché è questo il suo modo di fare politica: cura l’apparenza prima che la sostanza ! ) un rimpasto di giunta. Non si è preoccupato di interpellare i partiti, quelli che hanno contribuito a creare e far vincere questa alleanza. Noi abbiamo chiesto spiegazioni al Sindaco, ma avere una spiegazione plausibile dell’operazione politica che si nasconde dietro al rimpasto di giunta non è opera semplice. Ci saremmo aspettati che l’esigenza di tale riequilibrio fosse il frutto di un’analisi, di un ragionamento, della necessità di una verifica politica anche al fine di valutare l’efficacia dell’azione amministrativa e come migliorarla. Non si è parlato dei problemi che affliggono la nostra città e neppure dell’operato portato avanti in questi anni dagli assessori e dai consiglieri. Niente di tutto ciò.

I fatti dicono solo che il Partito Democraticoscalpita per conquistare un posto al sole (accada quel che accada) e che il Sindaco non vede l’ora di sbarazzarsi in fretta e furia del partito dell’Udc.

Quello stesso partito che lo ha portato alla vittoria e che, quando egli ha deciso (senza neppure fornire una motivazione valida) di abbandonare, ha continuato, nonostante la delusione, a lavorare quotidianamente al suo fianco nell’interesse della città.

Noi teniamo fede agli impegni presi con gli elettori, ma soprattutto continuiamo a credere nei patti che vengono sottoscritti. Quell’alleanza che aveva una forte identità politico – programmatica ha lasciato il posto al valzer dei posizionamenti e riposizionamenti, alle pretese di rappresentanza di gruppi nati per soddisfare ambizioni personali o cresciuti nei numeri, calpestando con disinvoltura il voto degli elettori.

Chiediamo, dunque, al Sindaco ed al PD, avendo deciso di snaturare l’alleanza di governo ed il voto degli atripaldesi, di misurarsi nuovamente con l’elettorato secondo le comuni regole democratiche.

Chi tradisce il mandato elettorale ha l’obbligo, non solo politico, di chiedere scusa agli elettori e di ritornare a loro per una legittimazione.

Meno tatticismi dunque, e più lealtà verso gli elettori. Le vecchie liturgie non ci appartengono. Ed è per questo che l’Unione di Centro rimette le deleghe conferite ai propri consiglieri e ritira i propri assessori dalla Giunta Comunale, in quanto è stata constatata l’impossibilità di proseguire a collaborare in modo costruttivo e collegiale per il bene della “nostra” Atripalda.

Visto che il problema erano le poltrone (per noi invece costituiscono responsabilità assegnateci dagli elettori), adesso sono tutte a disposizione.

Voi siete troppo legati alle poltrone, noi siamo troppo legati a questa città