Paternostro su abolizione Senato

senatoDa tempo oramai, si trascina la polemica  relativa alla riforma del Senato. In nome di  un presunto risparmio e di una maggiore rapidità nell’approvazione delle leggi,  da un lato c’è  chi vorrebbe  che il potere legislativo, fosse di esclusiva competenza della Camera dei Deputati, mentre il Senato dovrebbe rimanere, ma con compiti limitatissimi  e dovrebbe essere non elettivo; dovrebbe essere composto da rappresentanti delle Regioni e dei Comuni, per i quali non dovrebbe essere previsto alcun compenso – ha dichiarato il Segretario Nazionale del Sindacato Comparto Sicurezza e Difesa (SCSD, Anna Paternostro –  Sembra la fiera  della facile demagogia che stride fra l’altro, con quanto affermato dall’attuale maggioranza, a proposito dell’approvazione, alla Camera, di un emendamento, sulla responsabilità dei giudici. Si è detto che è stato un errore a cui si può porre rimedio, in Senato – ha continuato Paternostro –  Questa è la prova dell’incoerenza di certi politici. In sintesi,  rischiamo di trovarci con un ben strano Senato. Per  stabilire chi ne fa parte, i cittadini, non voterebbero  e non  avrebbero nessun ruolo, l’apparato che, alla fine, è quello che costa, rimane in piedi, quindi il  risparmio si ridurrebbe a ben poca cosa.  Il Senato sarebbe ridotto, secondo…………, ad una sorta di  circolo della bocce, per alcuni consiglieri regionali  e comunali. Si abbia il coraggio di dire, una volta per tutte, se il Senato serve o  no , tenendo presente che la democrazia costa. Se il Senato serve e se è utile – ha concluso Paternostro – si lascino le cose come stanno, rivedendo gli stipendi  non solo dei politici, ma anche dei dipendenti, se invece è una palla al piede, se è inutile,  lo si cancelli  del tutto, senza  ipocrisie e proclami demagogici, così, almeno,  vi sarà un vero risparmio.