Cisl FP su riforma pubblica amministrazione: “a rischio la sicurezza ed i servizi sul territorio”

Doriana_Buonavita1-300x400“Al centro del documento presentato dalle OO.SS. CGIL CISL e UIL al Ministro Madia nell’incontro di oggi viene fuori imperante  l’idea che la Pubblica amministrazione abbia bisogno di un cambiamento vero. Non dell’ennesima riforma di facciata, ma di una riorganizzazione profonda che punti all’eccellenza e faccia del settore pubblico il presupposto dello sviluppo economico e sociale del Paese”, è il commento del Segretario Generale della CISL FP Doriana Buonavita.

“Oggi la percezione diffusa è quella di una presenza massiccia della sfera pubblica in termini di spesa e quindi di tasse, che però non si traduce in un ritorno in termini di servizi. E in mezzo a tante riforme tentate o annunciate, è mancata una visione complessiva sulle funzioni e sui compiti della pubblica amministrazione che vogliamo.Una riforma della Pubblica amministrazione che voglia essere il motore di un Paese avanzato deve definire gli orizzonti strategici: quale sanità, quali servizi sociali, quale giustizia, quale valorizzazione dei beni culturali, quale istruzione, quale ricerca, quali politiche del lavoro deve essere in grado di realizzare. E su queste riorganizzare il modello di welfare. A partire dai contratti di lavoro, ma anche dalla semplificazione amministrativa e normativa, dalla costruzione delle reti territoriali e dei punti di accesso unificato per cittadini e imprese, dalla razionalizzazione che taglia la spesa cattiva e innova i servizi. E poi dall’investimento nelle competenze, da una diversa gestione degli organici, dagli strumenti della flessibilità che migliorano la produttività e i servizi, dalla valutazione che premia i risultati, da un modello più avanzato di dirigenza responsabile. E poi l’apertura del Ministro sulla possibile riapertura del rinnovo dei contratti per i pubblici dipendenti non è una gentile concessione ma a nostro avviso un atto dovuto. A chi pensa che il sindacato voglia ostacolare il cambiamento diciamo con forza misuriamoci nel merito e forse con sorpresa verrà fuori che siamo molto più riformatori del governo. Perché sostenere a prescindere che siamo conservatori? Forse in questo momento storico bisogna dimostrare che siamo tutti sotto accusa e fare di tutta una erba un fascio perché passa passare  con più favore il messaggio che il confronto genera scontro. Se avessimo voluto alzare l’asticella mezzi e strumenti non mancano al sindacato ma riteniamo che con la ritrovata unità ci possano ancora essere spazi per il confronto, sempre che chi deve promuoverlo non tema di dover per forza maggiore ammettere che la riforma della PA si fa con i sindacati e con i lavoratori sedendosi e ragionando insieme. Vogliamo tempi brevi visto che da anni chiediamo riforme vere e funzionali per cui con il documento presentato al Ministro abbiamo voluto dare ampia e concreta dimostrazione di essere nel percorso del cambiamento non fine a se stesso ma processato, funzionale e che dia merito alle competenze dei lavoratori”, conclude il Segretario Buonavita.