Trasporti Campania – Orsa: rilancio gruppo Eav fermo al palo

vetrellaLa situazione generale delle manutenzioni e del rilancio del trasporto su ferro del gruppo EAV rimane, come si suol dire, “al palo”.
Le commesse che sono state fino ad ora sbloccate dalle società creditrici, risalgono ad ordinativi fatti per gli anni scorsi, quando il fabbisogno e le necessità erano ben diverse da quelle attuali, assistiamo pertanto al paradosso di ricevere pezzi di ricambio nuovi, che però non ci consentono di incrementare il numero dei treni a disposizione e viaggiamo ogni giorno al “limite di sussistenza”, talvolta anche operando qualche soppressione di corse ferroviarie.
L’azienda cerca di correre ai ripari praticamente rottamando completamente un certo numero di treni, che, già in parte cannibalizzati, necessitavano di riparazioni troppo onerose, ma è un palliativo che, oltre a raddoppiare i tempi di intervento degli operai (tra lo smontaggio di un pezzo da un treno da rottamare ed il montaggio su uno da mettere in esercizio), ha come svantaggio il fatto, non trascurabile, di riutilizzare ricambi già vecchi e certamente usurati in parte, o rimasti inutilizzati sui treni in sosta per mesi, e quindi esposti alle intemperie.

Il trend dei treni in esercizio non è soddisfacente e ciò preoccupa non poco i lavoratori che quotidianamente vivono e subiscono questi grandi disagi, insieme agli utenti del servizio ferroviario.
Questi fatti la dicono lunga su come sta realmente procedendo il Piano di Manutenzione Straordinaria, tanto “decantato” dall’assessore ai trasporti Vetrella, per non parlare del “revamping” (leggi totale ristrutturazione) di un buon numero di elettrotreni, sempre annunciato e mai iniziato.
Intanto la “bella stagione” incalza, la maggior parte dei treni non è climatizzata, al personale viaggiante, già duramente provato dallo stress di operare nelle attuali “normali” condizioni si aggiungerà, per l’ennesima estate consecutiva, il sacrificio di dover lavorare in condizioni ambientali proibitive, con le cabine di guida che già oggi hanno temperature che superano i 30°, figuriamoci nei mesi prossimi, notoriamente più caldi.
A ciò dobbiamo aggiungere una rete ferroviaria che avrebbe bisogno di una grande e accurata manutenzione, a cui la regione Campania avrebbe dovuto provvedere già da tempo. Invece di programmare altre opere, sarebbe stato opportuno mettere in cantiere la ristrutturazione di quelle che già abbiamo.

In queste condizioni ancora molto critiche si trovano ad operare i lavoratori del Trasporto Pubblico Locale, sopperendo in tanti, troppi casi, con abnegazione e spirito di sacrificio, alle mancanze di tutta classe politica campana presente nel Consiglio Regionale, insensibile e sorda agl’infiniti appelli dei cittadini e dei lavoratori, presente, ovviamente, solo in prossimità delle scadenze elettorali.
In queste condizioni ed in più con la “spada di Damocle” del pericolo di dover risarcire personalmente una parte dei danni, se “malauguratamente”, alla guida di un treno o di un bus, il lavoratore dovesse fare un incidente, evento potenzialmente più probabile considerando l’usura dei mezzi di trasporto, le manutenzioni approssimative, le condizioni pietose delle strade e delle linee ferroviarie, lo stress di dover lavorare in situazioni climatiche ed ambientali da paese equatoriale.
In queste condizioni l’EAV se ne esce invece con un altro Ordine di Servizio, il n° 156/2014 che ci porta a conoscenza dell’ennesimo rimpasto tra i dirigenti, una serie di spostamenti che, inevitabilmente, porterà ad un’ulteriore rallentamento nella “vita aziendale”, perché ci sarà, sicuramente, “di nuovo” ad una nuova organizzazione dei settori aziendali interessati a questi cambi dirigenziali.
Il Sindacato OR.S.A. plaude alla, sia pur minima, riduzione delle dirigenze, perché in sintonia a quanto ha sempre richiesto, ed auspica che quest’ultimo valzer di dirigenti dia finalmente una scossa a quest’azienda ingessata da oltre 18 mesi, immobile sin dalla fusione per incorporazione in EAV di Circumvesuviana, Sepsa e Metrocampania NordEst.
Un’azienda ferma per la mancanza di iniziativa da parte dei dirigenti, bloccati da vincoli procedurali interni e da limiti economici, per i primi speriamo che vengano finalmente risolti, attivando le giuste sinergie con la direzione generale, mentre per i limiti economici ci limitiamo ad attendere, ancora e non sappiamo fino a quando pazientemente, che la Regione Campania mantenga solo gli impegni che a turno, il Governatore o l’assessore ai trasporti, vanno dichiarando ai mezzi d’informazione…