PD – Todisco attacca via Tagliamento: “Ammettano di aver sbagliato. L’arroganza non giova”

todisco araceAvellino – Nonostante questa tornata elettorale stia volgendo al termine e si stiano tirando le somme di una vittoria europea “merito di messaggi di concretezza lanciati e percepiti dall’elettorato come giusti” ed un punto interrogativo per quanto riguarda le amministrative Francesco Todisco analizza quanto accaduto anche a margine delle dichiarazioni ottimistiche provenienti dalla sede di via Tagliamento.

Nessun vento è favorevole per il marinaio che non sa a quale porto vuol approdare – spiega Todisco – De Blasio parla di comuni riconquistati tra questi inserisce anche Montecalvo ma dimentica che il capolista appartenesse al sindaco uscente. A me non interessa la logica del pallottoliere ma la linea politica che a mio avviso ne è uscita sconfitta“.

Todisco non usa mezzi termini e porta all’attenzione tutti gli interventi che il PD ha fatto nel corso di queste amministrative: “Ad Altavilla hanno presentato una lista formata da persone che non sono della città e la città l’ha ampiamente bocciata con uno scarto quasi pari a quello che ha preso De Mita a Nusco. A Forino ha vinto il PD con un sindaco che non ha nemmeno la tessera del PD. A Bisaccia abbiamo perso. A Montemiletto abbiamo vinto ma perdere con Abate sarebbe stata un’impresa delittuoso. A Montella se ci fossimo impegnati come si deve non avremmo spianato la strada a Capone. A Mercogliano abbiamo avuto tre liste con tre PD diverso. A Grottaminarda abbiamo vinto ma sul carro di Ianniciello. Ad Ariano – incalza  - abbiamo assistito ad un suicidio politico targato Carchia-De Blasio dove la somma delle preferenze dei tre espulsi fanno la totalità dei voti che ha preso Guido Riccio. A Montoro ci giochiamo la sfida più importante: il PD doveva schierarsi con Bianchino che era la scelta più appropriata da farsi ma ha preferito Carratù. E’ ancora in tempo per ammettere l’errore e scegliere di sostenere chi rappresenta davvero il PD. Bisogna ammettere di aver sbagliato, abbiano l’umiltà di fare un passo indietro come fece Renzi all’epoca delle primarie, l’arroganza non giova a nulla“.

L’analisi di Francesco Todisco non ha risparmiato la situazione di stallo ed immobilismo in cui versa la città: “La maggioranza non riesce a trovare una quadra all’interno ed ha bisogno di una ripartenza non solo amministrativa ma anche politica che sciolga i nodi che non sono stati sciolti finora. Foti deve favorire l’amministrazione di dotarsi di un’identità di centro sinistra e solo dopo può alzare il livello della sfida e confrontarsi con le altre forze politiche e non allearsi prima per trovare i numeri del consenso. Se manca un percorso identitario – sottolinea – non è possibile un confronto. Foti abbia il coraggio di liberarsi da una certa regia che non prende coscienza degli errori fatti o quest’amministrazione avrà vita breve. Noi siamo pronti a dare il nostro contributo se si decide di sciogliere i nodi irrisolti ed affrontarli, nonostante i mal di pancia di qualcuno, altrimenti se si decide di continuare a navigare in un indistinto politico noi saremo lontani da quest’amministrazione e continueremo a fare la nostra parte per un PD ed una città migliore”.

A sostegno dell’analisi di Todisco, la consigliera di maggioranza Nadia Arace che ha ufficializzato il suo passaggio dal PD di Mercogliano al circolo di via Circumvallazione: “C’è bisogno di una svolta che riaffermi la volontà progressista del PD che riorganizzi prima il pensiero e poi l’alternativa da perseguire. E’ giunto il tempo di sciogliere i nodi che l’amministrazione si è trovata addosso e rilanciare l’azione amministrativa che non parli più di rivendicazioni e di equilibri da garantire ma – conclude – che effettui un vero e proprio cambio di passo attraverso una rimodulazione della macchina amministrativa che dia merito solo a chi ha lavorato bene”.