Avanzo Amministrativo Asl -Cgil investire le risorse in Irpinia

cgilNella giornata di chiusura della campagna elettorale non ci sorprende che il Presidente della V commissione consiliare permanente Sanità e Sicurezza venga ad Avellino a comunicare che l’Azienda Sanitaria Locale avrà la possibilità di spendere più di 7 milioni di euro derivanti dall’avanzo di amministrazione del bilancio 2013.
A chi si crogiola a tale notizia proviamo a rappresentare che questo è il minimo che doveva avvenire dopo il disastro perpetrato ai danni della sanità irpina nella quale il contributo alla voragine del bilancio della sanità campana è stato dato esclusivamente pesando sulla salute dei cittadini e sulle pelle dei lavoratori.
In provincia di Avellino si è speso meno in sanità. Il che non è derivato assolutamente dalla razionalizzazione e/o dal miglioramento del servizio sanitario in provincia ma dal peggioramento delle condizioni sanitarie dei cittadini nonostante l’aumento dei tickets, dall’aumento dei pazienti che hanno rinunciato agli esami diagnostici, dalla rinuncia a comperare medicine, da un abbassamento consistente dell’offerta sanitaria, da un peggioramento delle condizioni lavorative di medici, infermieri, tecnici, ausiliari. Dalla riduzione dell’assistenza domiciliare integrata rispetto alla quale siamo ancora in attesa dell’esito delle indagini della magistratura che sollecitiamo. Insomma, dall’abbassamento consistente dei livelli essenziali di assistenza.
Se il direttore generale dell’Asl vuole dimostrare che è migliorata la sanità in provincia raccolga il nostro invito: renda pubblici i dati sull’offerta sanitaria, quelli sulla migrazione fuori provincia dei pazienti del territorio di Avellino e, infine, quelli delle liste di attesa.
Oggi abbiamo notizia che tutto questo disastro consentirà all’Asl ed al comitato dei sindaci, che fino ad un mese fa condannava senza remore l’operato del management dell’Asl, di programmare una sanità migliore ed efficiente.
Bene diciamo noi. Ma la programmazione non può essere fatta passando sulla testa di chi quel servizio nei fatti lo rende, sui lavoratori del servizio sanitario e sulle organizzazioni che li rappresentano.  Continuiamo a sostenere che vanno attuati in pieno i decreti regionali 49 e 29 che, ad oggi, sono stati resi esecutivi solo nella parte dei tagli. E’ da lì che bisogna ripartire. E poi, immediatamente, lo sblocco del turn over: ma, diciamo a Schiano di Visconti, non delle poche unità che ad oggi sono sbloccate solo sulla carta. In Irpinia c’è bisogno di centinaia di unità rispetto alle quali la Regione Campania, se vuole dimostrare di avere davvero le carte in regola e di non fare campagna elettorale o peggio ancora demagogia, deve fare assolutamente presto.