Amministrative Montella – La lista del candidato Volpe risponde agli attacchi di Capone

sel montella volpeMontella – Riceviamo il seguente comunicato dai sostenitori e esponenti della lista del candidato a sindaco Volpe:

Continuano gli attacchi del sindaco Capone alla nostra Lista e al nostro candidato a Sindaco Giuseppina Volpe. Ormai alla fine della campagna elettorale, ci tocca risentire per l’ennesima volta le stesse parole: Volpe è un burattino manovrato da ex comunisti che parla di cose che non conosce.

Se Capone avesse ascoltato o letto i nostri interventi avrebbe potuto, magari, arricchire i suoi discorsi con qualcos’altro. Ma si sa, quando si è troppo presi da se stessi, risulta difficile cogliere il senso di ciò che dicono gli altri. Innanzitutto non siamo ex comunisti ma siamo ideologicamente comunisti e, siccome il sindaco conosce bene la nostra storia politica, sa che noi poniamo domande, spesso scomode, e che esigiamo, insistentemente, una risposta.

Perciò se Volpe pone la questione PUC, da noi studiato analiticamente, lo fa a ragion veduta. A Capone fa più comodo pensare che il nostro candidato sia un burattino perché così lui si sottrae alle risposte o forse perché lui non considera la possibilità che possano esistere menti giovani pensanti. Probabilmente non riesce a tollerare l’idea che delle giovani intelligenze non solo si sottraggano ai suoi tentativi di persuasione, ma addirittura costituiscano una minaccia perché pongono interrogativi e propongono nuove prospettive future. Il sindaco ritorna anche sul civismo, ma è chiaro che non coglie nemmeno lui la contraddizione tra i suoi slogan elettorali e i suoi sponsor elettorali gli amici che hanno sfilato per lui in questi giorni sono tutti militanti politici venuti qui in amicizia. Così “l’amico in comune” invita i suoi amici, ma non a casa sua, a casa nostra! Peccato che il nostro Comune e la nostra collettività non hanno bisogno di amici, hanno bisogno delle istituzioni che offrano risposte alle esigenze e alle difficoltà delle persone e del territorio. Abbiamo visto Caldoro, che nel 2012 con le sue dichiarazioni dimostrava di ignorare completamente l’Irpinia e il Sannio.

E poi Alemanno che si è contraddistinto per le sue straordinarie capacità amministrative, contribuendo al dissesto del Comune di Roma. Infine la Nugnes chiamata ad intervenire sul Cinipide, ma non a dare una spiegazione sui numerosi stipendi non percepiti dai dipendenti Forestali e della Comunità Montana. Sono mancati alcuni amici, alcuni nomi non si sono visti, altri sono stati cancellati. Doveva esserci anche Paolo Romano, poi, siccome è stato arrestato, il suo nome, in rete fino a qualche giorno fa nello spazio autogestito che abbiamo sul sito montella.eu, è scomparso. Probabilmente per Capone l’amicizia è tale fino all’arresto, poi alla solidarietà dell’amicizia si sostituisce una valutazione opportunistica e interessata. Prima di additare gli altri di interesse, di opportunismo, personalismo, Capone dovrebbe fare un po’ di sana autocritica.