PD – Forgione: il Gabbiano, la Volpe e la “vitella” del gigante Zac

forgioneAndrea Forgione, dirigente provinciale pd, racconta una piccola favola politica, intitolata  Il Gabbiano, la Volpe e la “vitella” del gigante Zac, e spiega: “sembra una fesseria ma e’ molto succosa, ai paternesi piacera’ di sicuro data la loro natura goliardica, mica siamo per niente gli inventori del carnevale irpino”. Ecco la storia, firmata da “Il Conte di Montecristo, al secolo Andrea Forgione dirigente provinciale Pd”:

Sabato 31 maggio il gigante Zac sacrificherà una “vitella” per festeggiare la vittoria della democrazia e della libertà sul familismo amorale e regressivo. Per l’occasione più di duecento lupi si nutriranno della “vitella” del gigante Zac. Insieme ai lupi, ci sarà anche tutto il popolo gioioso e festante del gigante Zac. Solo in un piccolo tavolo, a margine della festa, non si mangerà carne di “vitella” ma bensì un arrosto di gabbiano grasso azzoppato  e un bollito alla “callara” di volpacchiotto di Benevento. Se ne ciberanno: il maestro Eugenio Montale, il preromantico Lord Byron, il maresciallo Rommel e il Conte di Montecristo. A catturare il gabbiano sarà Lello il cacciatore che lo consegnerà al gigante Zac per punirlo dei suoi furti di pesce a danno di altri volatili quando si librava in Alto sul Calore. La volpe invece sarà spellata dall’uomo di Firenze in quanto voleva evacuare escrementi puzzolenti nel suo orto. A nulla varrà l’aiuto dei pigmei, delle janare e degli stregoni, il gigante Zac è imbattuto e imbattibile!