Altavilla – Giancarlo Nebbia, candidato a consigliere con la lista “Scelta coerente e democratica” di Altavilla Irpina con candidato sindaco Filomena Sole, a pochi giorni dal voto afferma:

Sento il bisogno di aprire con i cittadini di Altavilla una discussione sul territorio e la sua riqualificazione, che stimoli un’ampia riflessione sulla necessità di rivedere i beni comuni nell’ottica della loro funzione sociale che deve camminare insieme alla difesa del territorio dal collasso idrogeologico conseguente all’abbandono, all’inquinamento e allo spregiudicato uso speculativo. L’occasione viene anche dal dibattito che scaturisce  per il rinnovo dell’amministrazione comunale. Credo sia il momento di uscire dalla genericità e di iniziare a fare proposte concrete che indichino un reale sbocco alla crisi che morde, offrendo anche l’occasione  per  uno sbocco  occupazionale ad un’intera generazione di giovani sempre più emarginati dal circuito lavorativo. Come candidato  per la lista “Scelta coerente e democratica” che sostiene Filomena Sole alla carica di sindaco al comune di Altavilla Irpina, ho intenzione di portare avanti il monitoraggio e il recupero ambientale con particolare attenzione ai rischi di inquinamento e  di dissesto idrogeologico.  Ho intenzione di porre al centro di questo discorso la proposta di istituzione di un “Parco fluviale “ che dovrebbe consentire il pieno recupero e la fruizione di una vasta zona  comprendente il fiume Sabato e i suoi affluenti.  A questo progetto voglio affiancare e rilanciare l’idea del “Parco geominerario” già presentata anni fa in Parlamento  dall’onorevole Raffaele Aurisicchio, un progetto rimasto indiscusso a causa della caduta del Governo e successivamente presentato dal consigliere  Angelo Giusto alla Regione. Ciò consentirebbe  di mettere sotto tutela ambientale un’ampia area di territorio comprendente anche i comuni circostanti di Tufo e Grottolella dove si terranno il prossimo 25 maggio le elezioni per il rinnovo del consiglio comunale, ma anche di Prata, Sant’Angelo e Pietrastornina. Questi progetti si pongono come finalità oltre alla tutela, anche l’ipotesi di un forte rilancio della vocazione agricola dell’intera area e tendono  a valorizzare i prodotti di eccellenza. Tutto questo non potrà essere che un volano in grado di attrarre l’interesse turistico intorno a questi  paesi e per utilizzare anche i fondi europei che ahimè con questa amministrazione regionale tornano inutilizzati all’Europa ( ben quattro miliardi di euro!). Vogliamo creare non solo speranze, ma concrete realtà, in termini di sbocco lavorativo.

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