Amministrative 2014 – Ariano, Longhi vs. Gambacorta

ariano-irpino-panoramaAriano – Aleandro Longhi ci manda il seguente comunicato:

“Alessandro Cecchi Paone e Domenico Gambacorta il 14 maggio hanno fatto un patto d’acciaio di mutuo soccorso: così raccontano le cronache. Cecchi Paone aiuta Gambacorta per l’elezione a sindaco e Gambacorta ricambia per le europee. Cecchi Paone, già nei panni del parlamentare europeo, accusa la classe politica italiana di essere stata inadeguata, ma adesso ci pensa lui! Ci sono montagne di fondi che a differenza di prima, dovranno essere sfruttati e serviranno per dare la possibilità di sviluppo specialmente per le aree interne della Campania. Ma guarda! Meno male che è arrivato lui a dircelo! Ma il nostro Gambacorta, non poteva informarlo? Cecchi Paone è venuto a parlare di corda in casa dell’impiccato, è venuto a raccontarci certe cose, proprio in Campania e ad Ariano Irpino: non potevano dirgli che la Regione Campania riesce a spendere soltanto un terzo dei finanziamenti europei che le arrivano? Ma lo sa Cecchi Paone che la Campania, nella classifica dell’utilizzo dei finanziamenti europei, è l’ultima regione, non solo in Italia, ma anche nei confronti delle altre regioni europee? E lo sa che la città di Ariano, con i finanziamenti attivati, non è riuscita a ultimare nessuna opera pubblica? Pensiamo alla strada Russo – Anzani e al parcheggio incompiuto ivi collocato, al parcheggio di San Giovanni, al palazzo Bevere – Gambacorta e via elencando. Lo sanno Cecchi Paone e Gambacorta, che i finanziamenti ricevuti per opere pubbliche non collaudate e non collaudabili, devono essere restituiti? Fra le tante incompiute presenti ad Ariano ha attirato la mia attenzione il parcheggio del Calvario e in particolare un cartello dei lavori sbiadito dal tempo: “Lavori di completamento del parcheggio in danno e ripristino dopo atti vandalici”. Il contratto con l’impresa aggiudicatrice porta la data del 7 aprile 2009 e l’inizio dei lavori il 21 aprile. Che celerità! Sindaco era ancora Gambacorta, che voleva andare in Provincia, Assessore ai lavori pubblici, Mainiero, che voleva diventare Sindaco. Ho visitato il parcheggio coperto, trovandoci pozzanghere a non finire, le sbarre di accesso e di uscita mancanti, alcune porte antipanico ermeticamente chiuse, alcune senza il maniglione antipanico, gli ascensori inutilizzabili, i bagni indescrivibili, pochissime auto esponevano il tagliando di pagamento del parcheggio. E io che pensavo che il cartello dei lavori fosse stato dimenticato, mi sono dovuto ricredere: il cartello era uno dei pochi lavori effettuati e, a distanza di tempo, gli Arianesi sanno che quello era stato un atto elettorale che avrebbe dovuto favorire l’elezione di Gambacorta e Mainiero.                              

Ormai gli Arianesi non credono più alle favole e a chi le ha raccontate negli ultimi 10 anni. Ormai non è neanche più una questione di schieramenti di destra e sinistra, l’unica scelta da fare è quella di cambiare, di non votare quelli che negli ultimi 10 anni hanno amministrato a vario titolo la città di Ariano e premiare invece chi ha fatto l’opposizione a quei personaggi che vogliono tornare per completare il degrado e il declino. L’avvocato Giovanni La Vita, è colui che ha fatto opposizione e si è battuto per il rilancio di Ariano, ha la faccia pulita, non ha scheletri nell’armadio, ma, anzi, potrà fare pulizia e far conoscere agli Arianesi i fatti del passato e le responsabilità personali. Farà i nomi!”