Montella – Anna Dello Buono all’incontro organizzato dalla Coldiretti di Avellino

OLYMPUS DIGITAL CAMERAIeri Anna Dello Buono ha partecipato, presso il palazzo della Villa De Marco, all’incontro organizzato dalla Coldiretti Avellino, per il quale erano invitati tutti i candidati a sindaco di questa tornata elettorale montellese. Presenti tutti, tranne Giuseppina Volpe di  “Cambiamo Insieme”. A moderare è stato il dirigente della stessa Coldiretti Avellino Domenico Roselli. Curiosa ma interessante la modalità del dibattito: tre domande sui temi di carattere agricolo/rurale fortemente attinenti le problematiche del territorio, per ogni domanda posta si è sorteggiato l’ordine degli interlocutori, ciascun candidato ha avuto la possibilità di rispondere entro e tassativamente non oltre i cinque minuti, scanditi da un cronometro visibile a tutto l’uditorio. Dopo una piccola introduzione del moderatore sulle tematiche più scottanti per la categoria, Roselli ha scandito via via i quesiti. Nel primo si è chiesto quale azione la futura amministrazione intende svolgere per i prodotto locali di qualità competitivi sul mercato. Anna Dello Buono ha innanzitutto voluto specificare che «Montella non ha un solo prodotto di qualità, ma molteplici su tutto il territorio. Importante sarebbe innanzitutto muoversi sul terreno della certificazione». Ma non solo. La candidata di “Montella Per la Democrazia” apre a una prospettiva più ampia: «C’è uno stretto legame tra il prodotto agroalimentare e il territorio, che insieme ne configurano l’identità. Ma per affermare questa identità, bisognerebbe tessere una rete di integrazione anche tra i vari comuni della zona, perché alla fine più o meno le tipicità sono le stesse, senza dimenticare di difenderne la biodiversità». Il compito di un’amministrazione quindi in questo caso sarebbe di «coordinare le diverse parti dell’offerta identitaria, per favorire un sistema di produzione e commercializzazione che sia integrato e che, quindi, risponda più coerentemente alle domande di cittadini, turisti, imprese». La seconda domanda di Roselli è più una provocazione: c’è l’Expo a Milano. Si può pensare di farlo anche a Montella per la promozione e per attirare una grossa fetta di pubblico sul territorio? E detto questo, conviene o meno al prossimo sindaco un’opera maggiore di sensibilizzazione all’interno delle scuole? La Dello Buono anche qui ha le idee chiare: «Un’amministrazione oggi deve fare tutto quanto è possibile per attirare un pubblico, che è poi l’intenzione dell’Expo di Milano: portare conoscenza e persone sul territorio». Le opzioni sono tante: attuazione di un portale web di promozione e valorizzazione, il coinvolgimento delle imprese insieme ad attività varie di promozione. «Far consumare i prodotti qui, favorendo la ristorazione locale, ma anche da lontano grazie ad internet. Penso a modelli di cooperazione interterritoriale in grado di rispondere alle sollecitazioni provenienti dal mercato,  a un‘ offerta comune per qualità, modalità, attrattive, servizi e tutto ciò che caratterizza il turismo rurale oggi». Sulla scuola invece per la Dello Buono, va bene l’educazione alimentare, ma sarebbe importante anche far conoscere direttamente ai ragazzi «quali sono i prodotti di qualità e le loro caratteristiche peculiari». Infine, l’ultima domanda: qual è la politica tributaria e fiscale che può in qualche modo favorire le attività di imprenditoria agricola. «L’unico ambito in cui l’ente locale può agire è quello relativo alla raccolta e allo smaltimento dei rifiuti. L’azienda agricola è obbligata a dotarsi di contratto di smaltimento rifiuti, a smaltire a proprie spese i rifiuti speciali, quelli non nocivi e pericolosi, ma solo speciali. Se questi ultimi si inseriscono nel circuito del normale ritiro e smaltimento rifiuti urbani, si potrebbe trovare un margine di sgravio delle imposte per agricoltori o aziende agricole in generale. Al comune è riconosciuta infatti la facoltà di assimilare i rifiuti speciali non pericolosi ai rifiuti solidi urbani» ha concluso la Dello Buono.