Avella – Nuove bollette idriche, insorge il Centrosinistra per Avella

AvellaNegli ultimi giorni, ai cittadini avellani, sono state recapitate le bollette idriche calcolate in base al nuovo regolamento introdotto dalla giunta Biancardi, che tiene conto dei consumi e non più, come in precedenza, delle quote procapite.

A conti fatti, ciò che sembrava un risparmio per i cittadini, perché si scongiurava il rischio eccedenze, in quanto si diceva che avrebbe pagato di più chi sprecava, a fronte di un risparmio per i più attenti, si è tradotto in un salasso per le famiglie, perché le bollette recapitate corrispondono in alcuni casi ad aumenti superiori al 50%.

I cittadini di Avella, nonostante un servizio pessimo, a questo punto, sono costretti a rimpiangere le eccedenze passate, che rispetto agli attuali aumenti risulterebbero essere essere poca cosa. Siamo arrivati al paradosso in quanto grazie ai criteri sviluppati dai dirigenti comunali e successivamente approvati dalla maggioranza, a pagare di più sono proprio le famiglie che sprecano di meno. Paragonando le tariffe applicate dall’Alto Calore quelle del comune di Avella risultano essere più alte.

A tutto ciò si aggiunge la brillante idea della maggioranza, approvata nell’ultimo consiglio comunale, di affidare i ruoli ad una società privata per la riscossione coattiva che quindi, ai già esorbitanti costi dei servizi, aggiungerà anche i salatissimi oneri di riscossione (tutto naturalmente a carico delle famiglie).

Come opposizione abbiamo chiesto di verificare il piano industriale relativo alla gestione dell’acquedotto comunale, perché per legge con le tariffe bisognerebbe al massimo coprire il costo del servizio, che secondo la maggioranza consisterebbe in una spesa di circa 640.000,00 euro l’anno. Un costo, a nostro avviso, esorbitante visto e considerato che non viene effettuata alcun tipo di manutenzione ordinaria, né straordinaria e ciò vale per le condutture, per i casotti, per le sorgenti e per le bolle di captazione, arrivando al paradosso per cui il guasto della pompa del pozzo del Fusaro, verificatosi qualche anno fa, fu pagato con una procedura di somma urgenza e quindi con un ulteriore aggravio di spesa.

A cosa servono 640.000,00 euro che relativamente alla qualità del servizio offerto risultano già essere una somma esorbitante? per pagare il dipendente comunale addetto? per l’energia elettrica? per clorare? ci sembrano più che altro numeri al bancolotto.

Inoltre, le somme da incassare, secondo i nostri calcoli si aggirerebbero intorno ai 950.000,00 euro quindi 300.000,00 in più rispetto al fabbisogno ipotetico e comunque incoerenti, perche in eccesso, alla somma necessaria per la  gestione del servizio.

Così i consiglieri comunali del centro-sinistra per Avella, Pellegrino Palmieri e Stefano Gentile.