Napoli e la sua China Town – Rapporti di potere e relazioni criminali in scena a teatro

chiena PNapoli – Il “Noveau Theatre De Poche”, fino a domenica 11 maggio 2014, ha ospitato la performance teatrale “A Chiena”. Il testo è opera di Ivan Luigi Antonio Scherillo e la regia è realizzata da Diego Sommaripa con il supporto di Tommaso Vitiello.

L’opera si incentra sulle vicende vissute dal noto camorrista Aniello Santonastaso, costretto a vivere isolato e nascosto in un bunker segreto dove la sua unica attività è la venerazione del Santo, il Frate di Pietrelcina, Padre Pio, a cui si rivolge costantemente e in maniera quasi morbosa per invocarne l’aiuto. La storia viene ricostruita sul palco dall’intrecciarsi di quattro personaggi, il boss, interpretato mirabilmente da Pippo Cangiano, Gennaro, il fedelissimo braccio destro, rappresentato con travolgente espressività da Diego Sommaripa, l’ avvocato del boss, incarnato sapientemente da Emanuele Scherillo, e, in ultimo, Maria, una giornalista devota alla verità, i cui panni sono stati indossati in scena in maniera coinvolgente ed emozionante da Sara Missaglia.

Un ruolo centrale nella ricostruzione della storia è svolto da Maria, che nella sua veste di giornalista ha il compito di articolare le memorie del boss in un libro, che denunci tutti i traffici condotti e le relazioni di potere che si sono instaurati nel corso del tempo tra i boss della camorra e la mafia cinese. Questo sodalizio criminale cino-partenopeo ha fruttato notevoli ricchezze per entrambe le parti e i cui crimini coprono varie azioni riprovevoli, fino a raggiungere l’abominio totale della tratta di esseri umani. È chiaro e percepibile fin da subito che c’è un legame particolare, stranamente profondo, tra il boss Santonastaso e la giovane giornalista Maria, legame che però sarà chiarito solo alla fine dell’opera.

L’intera opera è contrassegnata da un’altalena di emozioni, che oscilla sempre tra un sorriso dolce, anche se a tratti amaro, e una cinica freddezza, tipica del criminale. La nota di originalità è data dall’umanità che traspare in controluce dalla figura del boss, che, preso dall’ansia di essere eliminato, si lascia travolgere dalla paterna preoccupazione di proteggere le tre persone che lo circondano.

di Davide MARENA