Amministrative 2014 – Ariano. Il Pd fa chiarezza

arianoAriano Irpino – “In qualità di ex segretario del Partito Democratico di Ariano Irpino,  insieme ad altri Dirigenti del Partito Locale, non possiamo  che essere preoccupati e delusi della linea politica attuata dal segretario del circolo cittadino del PD di Ariano Irpino, secondo Comune per numero di abitanti  della Provincia di Avellino – dichiara Pasqualino Molinario – attuale Dirigente del PD locale“.

Premesso che io e gli altri dirigenti di Partito sottoscrittori della lettera , affermiamo di credere fermamente nei valori del Partito Democratico e di sostenerlo alle Europee  vogliamo fare chiarezza su quanto avvenuto nel circolo PD di Ariano Irpino. Non possiamo dimenticare  la scorsa campagna elettorale in cui tutto il centro-sinistra coeso superava il I turno arrivando al ballottaggio conducendo fino all’ultimo una bellissima battaglia elettorale perdendo con onore. Questa volta abbiamo dovuto assistere a pagine ingloriose per un Partito che è attualmente al governo e rappresenta la prima forza politica italiana. La prima battaglia condotta all’interno del Partito locale è stata quella sulle primarie di centrosinistra per scegliere appunto democraticamente il candidato a Sindaco“.

“Noi – continua la nota in cui si firmano anche Ersilia Sfarzo e Gaetano Aino -  eravamo  favorevoli  ma il segretario ha detto di no. E qui c’è stata la prima spaccatura con la conseguente scissione del PD con uno degli ex  consiglieri del PD che faceva richiesta di apertura di un altro circolo; i giovani democratici aderivano e si  organizzavano in un movimento non trovando le adeguate risposte alle loro  rivendicazioni politiche. Cominciavano una serie di riunioni in cui diverse liste civiche che si identificavano nel Partito Democratico, provavano ad aprire un dialogo con la segreteria  del PD locale senza sortire alcun risultato. Anche alleanze del Partito Democratico provinciale già in  essere su base territoriale , per la gestione di Enti quali il Consorzio di Zona Sociale e la Comunità Montana Valle Ufita , venivano escluse dalla guida  politica cittadina. Per non parlare dei partiti tradizionalmente vicini al PD, Scelta Civica e Centro Democratico ( nessun dialogo per carità ).Si arrivava finalmente alla larga intesa ( ndr  La Santa Alleanza )  in cui il segretario firmava su mandato del Direttivo il documento politico e programmatico con NCD , Ex Popolari,  UDC, Lista Uniti per cambiare, PSI, Ariano Cambia. Il segretario giustificava questa intesa con la formula già attuata dal governo nazionale , una sorta di governo di responsabilità della città sulla scorta delle famose 11 firme che avevano sfiduciato l’ultima amministrazione comunale . Nel frattempo rinchiusi nelle fredde stanze del partito non si affrontavano i problemi drammatici della città , senza analisi e senza un minimo programma  che indicava proposte e linee da seguire per il riscatto della città”.

“Non un iniziativa, – accusa - non si ascoltavano i cittadini del centro storico distrutto o delle contrade che subivano gabelle e venivano abbandonati al loro disagio. Non si spiegava e chiedeva ai propri iscritti convocando un Assemblea cosa ne pensavano della linea politica del partito: nel frattempo si chiedeva la disponibilità a candidarsi per il Partito Democratico ed il sottoscritto insieme ad altri Dirigenti presentavano la propria candidatura. Ma improvvisamente il segretario in contumacia assente per motivi di lavoro si autocandidava a Sindaco del PD e della Coalizione. La storia non finisce qui: Si giungeva  a momenti di fibrillazione in cui l’attuale segretario , definito da noi il segretario particolare di un ex consigliere che aveva avuto ruoli importanti nella scorsa competizione elettorale e non il segretario di tutto il PD ,  saltando  anche questa ipotesi  di autocandidatura  organizzava  un Direttivo farsa illegittimo che sanciva l’intesa PD-PSI a guida socialista ( lista unica ); il segretario si candidava da capolista escludendo tutta l’ampia Dirigenza che lo aveva sostenuto e che aveva creato cinque anni fa il Partito. Nulla da eccepire nei riguardi del  Partito Socialista Italiano ma riteniamo che la  grande sconfitta del PD ancor prima di affrontare una battaglia politica è quella di non essere riuscito a formulare nemmeno  una propria lista con in campo tutta la classe dirigente valida del Partito”.

Il PD a nostro parere avrebbe dovuto avere un ruolo importante e di guida di una coalizione che poteva offrire alla città una valida alternativa di governo , recitare un ruolo consono ad un Partito governativo . Non sappiamo se tali strategie e tale linea politica sono stato frutto di una inesperienza o sono state stabilite in altre sedi  fatto sta che il Partito Democratico ha scelto di perdere queste elezioni e probabilmente non avrà nessun esponente nel Consiglio Comunale. Resta un forte rammarico ed una delusione dei tanti democratici che avevano creduto ad un vero cambiamento . Restiamo democratici - concludono - ma non ci  riconosciamo in questa  scelta suicida .Questo ci sentivamo di dire per fare chiarezza agli iscritti del Partito ed ai cittadini di Ariano Irpino”.