Bilancio Alto Calore, soddisfazione della segreteria provinciale del PD

LogoPD76455Avellino - A pochi mesi dal suo insediamento, il presidente dell’Alto Calore Servizi spa e il nuovo consiglio d’amministrazione hanno impresso una prima importante svolta alla crisi strutturale dell’azienda idrica. 

Il larghissimo consenso registrato nell’assemblea dei soci sul Bilancio 2013 misura il grado di fiducia che gli azionisti pubblici ripongono nell’azione di risanamento in atto. Parlando fin dal primo giorno un linguaggio di verità sulla gravissima situazione finanziaria, aggravatasi nel corso degli ultimi anni, il presidente De Stefano, ha assunto con celerità e autorevolezza quelle misure necessarie ad avviare un deciso riassetto aziendale, senza il quale la storia gloriosa della gestione idrica pubblica si sarebbe probabilmente già chiusa lo scorso anno con il fallimento dell’Azienda. I risparmi registrati per la prima volta dai tempi del Consorzio Interprovinciale, l’aumento dei ricavi, il margine operativo lordo positivo per 2 milioni e 130mila euro e, soprattutto, l’attivo attestatosi oltre i 750mila euro sulla trimestrale al 31 marzo 2014, rappresentano in soli 8 mesi di nuova gestione una garanzia per il futuro.

Sul piano politico, pertanto, il nuovo corso dell’ACS rafforza autorevolmente la linea di centrosinistra e il ruolo centrale del PD. Da un lato costruendo tra i soci un consenso (sui contenuti e i risultati) che va oltre quello che avevano all’atto dell’insediamento. Dall’altro, dimostrando che il rigore combinato con l’innovazione, la spinta all’ammodernamento, l’equità e la massima trasparenza, sobrietà e moralità – principi che devono sempre ispirare l’azione delle rappresentanze istituzionali e degli amministratori locali secondo la linea del Partito Democratico e della attuale segreteria provinciale – rappresentino l’autentico modello da seguire per costruire una nuova Irpinia, finalmente protagonista nel contesto del Mezzogiorno e dell’Europa. 

Non va dimenticato, poi, che la strada del risanamento è stata imboccata sul piano aziendale anche grazie alla correzione di un errore da anni segnalato dal Partito Democratico, attraverso le sue rappresentanze all’interno dell’azienda e dell’assemblea fino dal 2008. Il presidente De Stefano (contrario allo sdoppiamento dell’ex ente consortile fin dai tempi della sua presidenza all’ATO ‘Calore Irpino’) ha mantenuto l’impegno assunto con i sindaci, procedendo al riassorbimento patrimoniale, funzionale e logistico dell’ACP. La messa in liquidazione della “Patrimonio & Infrastrutture”, a questo punto irreversibile, consolida l’Alto Calore Servizi spa, restituendo innanzitutto all’azienda la sua storica sede di corso Europa.

Molto resta da fare e per questo servirà la massima collaborazione delle istituzioni locali, di Sindaci e delle organizzazioni sindacali. Ma il cammino avviato va certamente nella direzione auspicata.

Il Pd si riconosce nel lavoro del presidente e del nuovo cda dell’Alto Calore e ringrazia gli amministratori, i dirigenti e i lavoratori dell’azienda per il prezioso contributo di professionalità e responsabilità offerto in questi mesi, confermando la linea intransigente sulla gestione pubblica del servizio idrico integrato