L’intervista di Mastella su Ottochannel, “L’Udeur è stato ammazzato”

MastellaClemente Mastella oggi a Otto Channel: “Sto pagando ancora lo scotto di aver fatto il Ministro della Giustizia”. L’intervista è andata in onda alle 14.05 e verrà trasmessa ancora in replica.

“Uno può aver commesso un reato, ma per l’associazione a delinquere è una cosa che non sta né in cielo né in terra”. Così Clemente Mastella ha risposto sul rinvio a giudizio, intervistato questa mattina nella rubrica di Otto Channel, “Parliamoci chiaro” andata in onda alle 14.05 e in replica stasera questa sera alle 23.00 e domani alle 7.00 sul canale 696 del Digitale Terrestre in Campania.

“La notizia giunge a pochi giorni dalla candidatura alle europee. Se questa è la Giustizia, sono esterefatto. Io non voglio prescrizione”. Mastella, incalzato dal giornalista di Otto Channel Pietro Palazzo, ha parlato di alcuni dettagli della vicenda giudiziaria: “Avrei raccomandato un medico ospedaliero per farlo diventare primario, poi si scopre non solo che non lo conosco ma anche che questo primario aveva la nomina a primario da 5 anni prima. Pago ancora lo scotto di aver fatto il Ministro della Giustizia. Forse ho sbagliato a fare il Ministro della Giustizia, avrei dovuto fare altro. Fu Andreotti a spingermi”.

Poi sulla sua candidatura alle europee, è venuto fuori il Mastella scaramantico: “Non lo diciamo altrimenti rischio che mi arriva un altro avviso”. Le considerazioni dell’europarlamentare sannita a tutto campo: dall’ingresso in Forza Italia anche perché “L’Udeur è stato ammazzato”, al suo sogno di fare il sindaco di Benevento “Perché debbo al mio popolo”.

La sua visione della politica: “E’ come il grande calciatore, prima va avanti e fa gol, poi arretra, mi piacerebbe adesso smistare la palla”; e sui pregiudizi italiani: “Che Renzi abbia portato là tutti quelli di Firenze va tutto bene, quando c’eravamo io De Mita, che parlavamo tutti un po’ di dialetto tutti a prenderci in giro”.

L’on. Mastella, nei circa 27 minuti in studio, ha parlato anche di Umberto del Basso De Caro, di Caldoro, di Bassolino, del sindaco di Salerno De Luca.