Questione Irisbus, l’incontro di ieri al Mise tra Fim-Cisl e Cisl IrpiniaSannio

logo fim cislAvellino - Ieri, presso il Mise si è svolto un incontro sulle questioni riguardanti la IRISBUS, lo stabilimento presente in Valle Ufita. All’incontro hanno partecipato tra gli altri il Segretario nazionale della FIM-CISL Ferdinando ULIANO, Vittorio GUIDA per la FIM Campania e Clorindo SULLO per la CISL IrpiniaSannio, unitamente ad una folta delegazione di lavoratori e delegati. All’ordine del giorno le prospettive industriali e occupazionali del sito, rispetto alle quali iniziano a maturare concrete possibilità di re-industrializzazione nello stesso settore di produzione degli autobus.

Il vice-Ministro DE VINCENTI, nel fare il punto della situazione, ha confermato che si sta formando una New CO con operatori nazionali e capitali esteri. L’obiettivo è quello di realizzare un Polo nazionale del settore Autobus, con la presenza, seppur non confermata per motivi di riservatezza da parte del Governo, della BREDA MENARINI, importante azienda pubblica operante nel settore.

Il Governo si impegna da parte sua a stanziare 300 milioni per potenziare il sistema dei trasporti su gomma in Italia. Appena conclusa la trattativa per la composizione della New CO saranno avviati i contatti con FIAT per definire le modalità per rilevare IRISBUS. Nella nuova attività saranno impegnati tutti i lavoratori attualmente in forza alla IRISBUS . In seguito, ci sarà l’impegno da parte della New CO a presentare il piano industriale da discutere con le Organizzazioni sindacali.

La FIM e la CISL, pur manifestando insoddisfazione circa la composizione ancora incerta della New CO, i cui contenuti saranno ulteriormente precisati nella nuova riunione che si terrà il prossimo 30 aprile, esprimono comunque vivo apprezzamento per il fatto che la richiesta avanzata dal sindacato e fatta propria dal Governo di non avviare la procedura di mobilità e di accedere invece alla proroga della CIG in deroga, è stata accettata dalla Direzione della IRISBUS.

Si stanno quindi realizzando condizioni concrete per garantire il prosieguo delle produzioni e il reimpiego di tutte le maestranze: questo è stato possibile grazie all’impegno e alla mobilitazione dei lavoratori e del sindacato irpino, e anche dalla volontà della FIM e della CISL a tutti i livelli , di ricercare soluzioni industriali che vedono nella realizzazione del Polo nazionale degli autobus un obiettivo capace di salvaguardare l’occupazione e la professionalità dei lavoratori e un concreto esempio di politica industriale di settore nel Mezzogiorno.