Uil dencuncia “La crisi non si risolve con la flessibilità”

uilconfederaleAvellino – Il segretario UIL Luigi Simeone ci manda il seguente comunicato:

“La disoccupazione raggiunge ancora livelli da record,  tutti lo avevano preventivato ma ogni volta che i numeri si manifestano drammaticamente  si ripetono le insopportabili nenie di chi invece di  sconvolgersi dovrebbe offrire soluzioni, piuttosto che slogan.  La crisi nonostante gli annunci non accenna a diminuire, la inesorabile perdita di posti di lavoro viaggia a ritmi vertiginosi di 1000 posti al giorno, quasi un nuovo disoccupato ogni minuto, e il governo ancora pensa che il problema si risolve con la “Flessibilità”. Visione cieca come se le aziende licenziassero per mancanza di flessibilità, come se le imprese chiudessero con tante commesse e con scarse possibilità di utilizzo del personale e le banche non sostenessero  le  società per mancanza di capacità produttiva. Non si esce dalla crisi del lavoro senza creare lavoro, non si risponde alla più grave crisi occupazionale e produttiva del dopoguerra senza far ripartire la spesa pubblica, e poiché questo lo sanno tutti, se si continua  ad offrire altra precarietà e insicurezza per il futuro delle imprese e dei lavoratori, è manifesta la volontà e la incapacità di costruire soluzioni preferendo la propaganda e gli annunci ad effetto transnazionale.

 Il governo invece di offrire altra precarietà farebbe bene a costruire una soluzione per la Irisbus,  magari facendo ripartire il piano per la sostituzione del parco Autobus delle aziende pubbliche oramai al collasso in tutto il Paese, farebbe bene e presto ma sarebbe scontato e semplice, quindi meglio continuare a fare mistero di paventate soluzioni di acquisizioni che durano il tempo di un lampo per poi svanire lasciando i lavoratori nella disperazione.

Il piano delle opere pubbliche non parte, i cantieri si inaugurano ma mai partono, il completamento di  lavori anche  se finanziati si bloccano, ora anche il Capo dello Stato ci si mette che non firma il Decreto per la proroga del commissario per la Lioni- Grottaminarda (sarebbe la terza)

Nella Sanità anche  in presenza di gravi carenze, non si procede all’inserimento di nuova forza lavoro  solo per i blocco che interessa l’intero sistema regionale;

I Comuni virtuosi anche con la disponibilità di risorse non possono spenderle per il blocco del Patto di Stabilità, e nei servizi Trasporti possono solo operare tagli visti i costi che  gli sono stati scaricati e i tagli operati dalla Regione.

La Campania è l’ ultima regione italiana in quanto a capacità di spesa delle risorse europee, quindi non vi è da meravigliarsi se l’occupazione scende e la disperazione sale, ma ci chiediamo fino a che punto la politica pensa di poter bluffare, basta con le finzioni bisogna far ripartire subito  la spesa pubblica, tagliare le tasse sul lavoro e  sulle pensioni , e sperare che con il ripartire dei consumi, si riavvi il Paese prima che sia troppo tardi.”