Scambio merci treni-centro Asi – Carlo Sibilia interroga Lupi

Carlo-Sibilia1-660x330In merito alla vicenda del mancato collegamento tra lo scalo merci presente all’interno dell’area Asi, nel nucleo industriale di Avellino, e la rete ferroviaria nazionale il deputato cittadino del Movimento 5 Stelle, Carlo Sibilia, fa sapere di avere prodotto un’interrogazione a risposta scritta al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti. “L’atto di sindacato ispettivo – afferma il portavoce avellinese – si è reso obbligatorio visto che le nostre richieste di chiarimento sono state sistematicamente ignorate. Nell’ultima fase del governo Letta abbiamo inviato una missiva all’attenzione di Lupi, riconfermato nell’attuale esecutivo targato Renzi, e di tutta la squadra di lavoro al Dicastero dei Trasporti, per avere informazioni sul classico scandalo all’italiana con aspetti tragicomici.
A pochi centimetri dal traguardo, inspiegabilmente i lavori di raccordo tra lo scalo merci e la rete ferroviaria nazionale hanno subito uno stop che ha il sapore della beffa. Questa intollerabile ‘incompiuta’ mortifica la città di Avellino e soprattutto le aziende ubicate nell’agglomerato, che tramite lo snodo avrebbero potuto ricevere ed effettuare spedizioni su ferro in maniera completamente autonoma da e per l’Italia e, quindi, verso tutta l’Europa. Per questo chiediamo a Lupi di fare luce sulla vicenda e di attivarsi per garantire il collegamento tra i due tratti ferrati ed individuare le responsabilità di una tale situazione”. “In realtà – continua Sibilia – la questione si inserisce in un piano più generale dell’ormai totale abbandono della stazione ferroviaria di Avellino per meri calcoli ragionieristici.
L’opera di distruzione è iniziata con lo smantellamento dello scalo merci circa 10 anni fa ed è proseguita con la chiusura della storica tratta Avellino – Rocchetta S. Antonio. Il tocco finale è stato dato con la soppressione delle ultime corse da Avellino per gli altri capoluoghi campani. Di tutto questo il Ministro e la Regione Campania dovrebbero dar conto. Non è più possibile assistere all’agonia dei servizi legati al trasporto pubblico su ferro per l’Irpinia. Per far rivivere un territorio e i suoi scambi commerciali bisogna crederci, progettare e investire, ma da qualche anno a questa parte il nostro territorio è visto sia dal governo centrale sia dalla Regione Campania come una zavorra di cui liberarsi o come un oggetto da depredare” – conclude il deputato del Movimento 5 Stelle.