Acqua pubblica – Si scrive pubblica, si legge democrazia, ma la democrazia dov’è?

Acqua-GranderIn Campania constatiamo il tradimento della volontà della maggioranza assoluta del popolo italiano, dei 27 milioni di elettori che si sono espressi a favore della gestione pubblica dell’acqua, grazie ai Referendum del 2011.

 La Giunta Caldoro propone un disegno di legge che privatizza in maniera selvaggia l’acqua, affidandola a gestori  come la Gori SpA.

Il Coordinamento Campano depositando un testo alternativo in VII° Commissione Ambiente Regionale, ha mantenuto l’impegno assunto, l’intento è di trasformare la proposta Caldoro a favore delle lobby in una legge al servizio dei cittadini.

 Blocchiamo il disegno di  legge regionale 204 del 2013 con il quale il Presidente Stefano Caldoro e l’Assessore regionale Giovanni Romano riaprono alla gestione privata dell?acqua. I Comitati per l’acqua pubblica della Campania chiedono il ritiro immediato di questo disegno di legge perchè:

 Contrasta ancora l’esito del Referendum del 2011:

Impone la centralizzazione dei grandi acquedotti regionali;

Elimina il ruolo delle comunità locali nella gestione e nel controllo del servizio idrico;

Consolida la posizione delle società private che, nonostante i Referendum, ancora gestiscono l?acqua in larga parte del territorio regionale;

Considera l’acqua merce senza alcuna salvaguardia e tutela della risorsa naturale.

 Queste scelte ricadranno negativamente anche sull’azienda speciale ABC, l?azienda pubblica napoletana che gestisce il servizio idrico, a tutt’oggi unico caso di ripubblicizzazione in Italia.

E’ UNA VERGOGNA!!!

Si Scrive acqua pubblica, si legge democrazia, ma la democrazia dov’è?