PD – Appello ai sindaci e al direttore generale dell’Asl

logo pdDichiarazionje di Pasquale Gallicchio, Coordinatore Pd Bisaccia e Consigliere comunale di Bisaccia promotore del documento indirizzato al Comitato di Rappresentanza dei Sindaci Asl Avellino che si riunirà venerdì 14 marzo, al direttore generale dell’Asl Avellino e al direttore dell’UOC Emergenza-Urgenza, e firmato da altri sei circoli dell’Alta Irpinia.

«Nei giorni scorsi – dichiara Gallicchio - avevo annunciato su alcune importanti questioni un’azione congiunta del Partito democratico promossa dal Circolo di Bisaccia e così è stato. Ancora una volta la nostra attenzione è concentrata sulla SPS di Bisaccia e sulla necessità di dotarla prima di tutto di una apparecchiatura utile a svolgere celeri esami da prelievi fatti in emergenza, penso per esempio agli enzimi cardiaci e non solo, nel momento in cui il paziente viene soccorso presso la struttura bisaccese. Ma restiamo fiduciosi a andremo avanti per raggiungere l’obiettivo. Intanto, come del resto è già avvenuto altre volte, i circoli democratici che hanno sottoscritto questo documento non abbasseranno la guardia e lo faranno unendo le forze. Anche perché per la SPS di Bisaccia c’è molto da fare  e lo chiediamo a gran voce nel documento. Ringrazio i coordinatori, Luigi Acocella di Andretta, Maurizio Panza diAquilonia, Canio De Rosa di Calitri, Salvatore Rossi di Guardia Lombardi, Giuseppe Caggiano ed Ennio Saponiero diLacedonia, e Rocco Sciretta di Monteverde per aver accolto l’appello sulla questione della sanità in Alta Irpinia ed in particolare nei confronti della situazione della SPS di Bisaccia. Uniti, riusciremo a dare corpo, forma e voce ai valori della nostra terra cercando di essere all’altezza delle sfide che ci attendono. Come del resto abbiamo sempre fatto».

Dopo l’esito del risultato emerso dalle rivelazioni effettuate tra novembre e dicembre 2013 dal Tavolo Tecnico per la verifica degli adempimenti regionali e dal Comitato Permanente per la verifica dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) in sanità con le regioni Puglia, Campania, Molise, Piemonte, Sicilia e Abruzzo manifestiamo preoccupazione nei confronti della condizione in cui versa la sanità nell’intera regione Campania, in particolare in Irpinia ma soprattutto nelle nostre comunità.

Se il Ministero della Salute afferma che i LEA non vengono rispettati a causa della politica dei tagli che ha messo in difficoltà soprattutto le fasce deboli della popolazione, tanto da determinare un fenomeno allarmante che riguarda l’abbandono delle cure, noi non riusciamo più a sopportare questo modo di gestire la sanità in provincia di Avellino. Ancora più preoccupante è verificare che di fronte alle sofferenze della nostra terra, compresa quella sanitaria, l’Asl Avellino ha portato nelle casse regionali con gli avanzi di amministrazione dei bilanci 2011 e 2012, oltre 50milioni di euro senza ricevere attenzione dall’istituzione regionale per un riutilizzo di tali somme. Un’ingiustizia dettata da un cavillo legislativo che la Regione Campania non ha rimosso perché giustificata dal Piano di rientro dal deficit sanitario. Una anomalia che molto spesso abbiamo sollevato ma che nessuno ha mai raccolto in sede regionale.

Rispetto a questo scenario e verificando lo stato dei servizi sanitari nei nostri territori ancora una volta rivendichiamo il pieno rispetto del diritto alla salute, della dignità delle persone che ci vivono e che possono trovare maggiore tutela nella revisione e nel potenziamento in primo luogo della rete dell’emergenza-urgenza e in quella che viene definita come sanità del territorio con particolare attenzione alle cure domiciliari.

Non possiamo sottacere sul fatto evidente ed eclatante che questo pezzo di territorio irpino da tempo rivendica maggiore attenzione sulle strutture esistenti come l’ospedale di S.Angelo dei Lombardi e la SPS (Struttura Polifunzionale Sanitaria) di Bisaccia.

Con questo appello vogliamo, però, concentrare l’attenzione sull’ ex ospedale “G. Di Guglielmo” di Bisaccia oggetto di un processo di riconversione ancora da completare. Proprio questa incompletezza rischia di aggiungere altri elementi di preoccupazione e contestazione se non si dovesse realizzare in breve tempo tutto quanto previsto dai decreti regionali e dagli atti aziendali. Riconosciamo un certo sforzo della direzione generale, ottenuto anche grazie alle nostre azioni soprattutto di pressione, contestazione, sollecitazione, che ha aperto il tanto atteso PSAUT. Una struttura che garantisce risposte importanti alle emergenze che si presentano ma che non ha ancora ottenuto quanto promesso.

Proprio per completare l’offerta delle prestazioni, che vengono assicurate da tutto il personale impegnato con risultati soddisfacenti, da diversi mesi stiamo sollecitando l’acquisto, oppure il comodato d’uso, di una apparecchiatura utile a svolgere celeri esami da prelievi fatti in emergenza. Questa una priorità che Vi sottoponiamo con particolare impellenza.

A tutto ciò non possiamo dimenticare di aggiungere e segnalare i ritardi, dovuti ad una variante, nella realizzazione dell’Hospice con 10 posti letto, la RSA (Residenza Sanitaria Assistita) con 20 posti letto, il SUAP (Speciali Unità Accoglienza Permanente) per malati critici in stato vegetativo con 5 posti letto. Mentre dell’incremento degli ambulatori non c’è traccia.

Il nostro appello vuole essere l’ultima chiamata per avviare a soluzione, in ordine di priorità, i problemi segnalati anche perché siamo pronti ad affidare la nostra richiesta ai nostri parlamentari nazionali per sottoporre la questione al Ministro della Salute.

 

DOCUMENTO

Dopo l’esito del risultato emerso dalle rivelazioni effettuate tra novembre e dicembre 2013 dal Tavolo Tecnico per la verifica degli adempimenti regionali e dal Comitato Permanente per la verifica dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) in sanità con le regioni Puglia, Campania, Molise, Piemonte, Sicilia e Abruzzo manifestiamo preoccupazione nei confronti della condizione in cui versa la sanità nell’intera regione Campania, in particolare in Irpinia ma soprattutto nelle nostre comunità.

Se il Ministero della Salute afferma che i LEA non vengono rispettati a causa della politica dei tagli che ha messo in difficoltà soprattutto le fasce deboli della popolazione, tanto da determinare un fenomeno allarmante che riguarda l’abbandono delle cure, noi non riusciamo più a sopportare questo modo di gestire la sanità in provincia di Avellino. Ancora più preoccupante è verificare che di fronte alle sofferenze della nostra terra, compresa quella sanitaria, l’Asl Avellino ha portato nelle casse regionali con gli avanzi di amministrazione dei bilanci 2011 e 2012, oltre 50milioni di euro senza ricevere attenzione dall’istituzione regionale per un riutilizzo di tali somme. Un’ingiustizia dettata da un cavillo legislativo che la Regione Campania non ha rimosso perché giustificata dal Piano di rientro dal deficit sanitario. Una anomalia che molto spesso abbiamo sollevato ma che nessuno ha mai raccolto in sede regionale.

Rispetto a questo scenario e verificando lo stato dei servizi sanitari nei nostri territori ancora una volta rivendichiamo il pieno rispetto del diritto alla salute, della dignità delle persone che ci vivono e che possono trovare maggiore tutela nella revisione e nel potenziamento in primo luogo della rete dell’emergenza-urgenza e in quella che viene definita come sanità del territorio con particolare attenzione alle cure domiciliari.

Non possiamo sottacere sul fatto evidente ed eclatante che questo pezzo di territorio irpino da tempo rivendica maggiore attenzione sulle strutture esistenti come l’ospedale di S.Angelo dei Lombardi e la SPS (Struttura Polifunzionale Sanitaria) di Bisaccia.

Con questo appello vogliamo, però, concentrare l’attenzione sull’ ex ospedale “G. Di Guglielmo” di Bisaccia oggetto di un processo di riconversione ancora da completare. Proprio questa incompletezza rischia di aggiungere altri elementi di preoccupazione e contestazione se non si dovesse realizzare in breve tempo tutto quanto previsto dai decreti regionali e dagli atti aziendali. Riconosciamo un certo sforzo della direzione generale, ottenuto anche grazie alle nostre azioni soprattutto di pressione, contestazione, sollecitazione, che ha aperto il tanto atteso PSAUT. Una struttura che garantisce risposte importanti alle emergenze che si presentano ma che non ha ancora ottenuto quanto promesso.

Proprio per completare l’offerta delle prestazioni, che vengono assicurate da tutto il personale impegnato con risultati soddisfacenti, da diversi mesi stiamo sollecitando l’acquisto, oppure il comodato d’uso, di una apparecchiatura utile a svolgere celeri esami da prelievi fatti in emergenza. Questa una priorità che Vi sottoponiamo con particolare impellenza.

A tutto ciò non possiamo dimenticare di aggiungere e segnalare i ritardi, dovuti ad una variante, nella realizzazione dell’Hospice con 10 posti letto, la RSA (Residenza Sanitaria Assistita) con 20 posti letto, il SUAP (Speciali Unità Accoglienza Permanente) per malati critici in stato vegetativo con 5 posti letto. Mentre dell’incremento degli ambulatori non c’è traccia.

Il nostro appello vuole essere l’ultima chiamata per avviare a soluzione, in ordine di priorità, i problemi segnalati anche perché siamo pronti ad affidare la nostra richiesta ai nostri parlamentari nazionali per sottoporre la questione al Ministro della Salute.