Costruzione elettrodotto Ferrero, Comitato Civico: “Perché distruggere il nostro paesaggio?

ferreroSant’Angelo dei Lombardi – “Vi abbiamo finora ben accolti in Altirpinia, in una delle aree più belle e pacifiche della Regione Campania. Date lavoro ai nostri conterranei ed avete ben impiegato i contributi statali del terremoto del 1980 per costruire lo stabilimento della Nutella a Sant’Angelo dei Lombardi. Negli ultimi tempi avete deciso di diversificare le vostre produzioni e dalla crema al cioccolato siete passati a produrre anche energia elettrica sul nostro territorio”. Questa la lettera, a cura del Comitato Civico S.Angelo dei Lombardi in collaborazione con il costituendo Forum Ambientale dell’Appennino, firmata dai cittadini componenti i comitati civici presenti a Caposele il 22.2.2014,  inviata a Michele Ferrero e alla Ferrero Spa.

“Avete costruito – prosegue la lettera – una centrale elettrica alimentata ad olio vegetale, autorizzata per 18 Megawatt ed entrata in produzione a luglio 2013. La potenza elettrica è notevole, potrebbe servire a regime circa 30.000 abitanti; l’olio che viene bruciato arriva dai paesi del sud-america. Avete inoltre progettato un insediamento di una decina di pale eoliche, alte ognuna 130 metri, tra il vostro stabilimento in località Porrara e l’Abbazia del Goleto; la Regione Campania vi ha pre-autorizzato ad inizi dicembre 2013; fanno altri 12 Megawatt.

Il vostro progetto per la costruzione dell’elettrodotto tra l’Abbazia del Goleto e la sottostazione di Castelnuovo di Conza nasce per portare la vostra produzione di corrente sulla rete nazionale. Sono 18 kilometri con tralicci alti 40 metri e cavi dell’alta tensione da 150 kV che passeranno sulla testa e sulle case e sui campi dei nostri contadini; le emissioni elettromagnetiche interesseranno la loro salute e le loro proprietà non avranno più valore. Chi acquisterebbe più una casa o un campo con sopra i cavi dell’alta tensione ?  Ci restano i danni e lo sfregio di uno dei più bei paesaggi dell’Appennino meridionale. Intorno all’Abbazia del Goleto è una selva di tralicci e di cavi; campagne, verdi crinali collinari e azzurri alvei fluviali, cari a Francesco De Sanctis, Giustino Fortunato, Manlio Rossi Doria e Guido Dorso, vengono compromessi in modo irreversibile dall’elettrodotto.

Il progetto da voi redatto – continua -, una volta autorizzato dalla Regione Campania, è stato poi ceduto a Terna che adesso sta eseguendo i lavori; nel vostro progetto la Valutazione d’Impatto Ambientale non tiene conto delle visuali dell’Abbazia e del centro storico di Sant’Angelo; nel Decreto concessorio non si evince il procedimento di VIA.  Perizie geologiche fatte fare dal Comune di Lioni concludono  << che il Progetto Definitivo di un elettrodotto, che si sviluppa su un tracciato lungo circa 18,250 km, in un territorio caratterizzato da estesi fenomeni di instabilità dei versanti e da elevato grado di sismicità, sia basato su una relazione geologico–tecnica e sismica del tutto inattendibile appare francamente sbalorditivo e inaccettabile >>.   Si discute se è dovuta la preventiva autorizzazione sismica eppure siamo in una zona che ha visto migliaia di morti nel 1980 a causa del sisma. I tralicci posati non risultano ad una distanza di sicurezza dai cigli stradali. In Conferenza dei Servizi doveva esserci la Direzione Regionale e non le singole Soprintendenze. Un ‘pasticcio burocratico’ come scrive la stampa. Un pasticcio che compromette le nostre risorse ambientali e la nostra salute.

Vi chiediamo di fermarvi e di riflettere. I vostri prodotti alimentari sono legati all’ambiente naturale; perché volete compromettere il nostro habitat? Perché distruggere il nostro paesaggio? Perché ferire chi qui vi abita?

Perché con la Terna non valutate di interrare l’elettrodotto come richiestoVi ripetutamente dallo scorso anno ? Sarebbe una piccola spesa rispetto ai grandi benefici che ne trarremmo, compreso la vostra stessa immagine green !    Vi chiediamo di notificare l’annullamento dell’autorizzazione regionale delle pale eoliche alla Regione Campania.  Vi chiediamo di avviare una  campagna di monitoraggio dei fumi e delle emissioni elettromagnetiche correlate alla Centrale Elettrica già in funzione; un monitoraggio partecipato ai cittadini nell’interesse civico delle nostre popolazioni e per la salvaguardia del nostro ambiente.

Vorremmo – conclude – che il nostro territorio fosse rispettato e salvaguardato dagli uomini e dalle aziende che qui lavorano perché ambiente, paesaggio e salute sono risorse preziose dell’umanità intera.

Ringraziamo per l’attenzione e restiamo in attesa di una vostra risposta”.