Rossano “L’ATO ha una gestione anomala”

logoAvellino – Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato da parte di Claudio Rossano:

“Con un recente provvedimento l’ATO Calore Irpino è stato diffidato dall’Autorità dell’Energia a determinare – entro un mese di tempo – quale sia l’importo da restituire agli utenti del servizio idrico. In tale importo da restituire dovranno essere calcolati anche i costi di funzionamento dell’Ente d’Ambito relativi all’annualità 2013 in quanto essi non possono essere riconosciuti in tariffa. Come mai l’ATO Calore Irpino non vi ha ancora provveduto? Eppure è dotato di una notevole struttura tecnica, dove senza alcun concorso pubblico – normalmente richiesto per gli enti pubblici – sono stati assunti numerosi tecnici ed ingegneri. Oltre un anno fa chiedevo ai vertici dell’ATO se le assunzioni fossero state fatte sulla scorta di un parere legale espresso da chi non aveva neanche la laurea; caso analogo si era verificato nel Comune di Anzio dove un certo Papadia è stato accusato per truffa per aver svolto un ruolo per il quale non aveva il titolo di laurea. Come al solito … nessuna risposta! Credo che nel mese assegnato all’ATO dall’Autorità dell’Energia nulla si farà e pertanto vi sarà l’intervento sostitutivo da parte della stessa Autorità che determinerà gli importi. Molto probabilmente gli stessi gestori del servizio idrico – tra i quali la società Alto Calore – dovranno restituire agli utenti somme ingenti. Si ripropone così ancora una volta l’anomala gestione dell’ATO, che credo dovrà finalmente rendicontare la sua situazione economica, spiegando anche le motivazioni del mancato pagamento delle quote consortili da parte di molti dei comuni soci. Vorranno il Commissario Colucci ed il Direttore Generale Tedeschi dare qualche spiegazione dell’accaduto? Non sembrerà strano a qualcuno che a ricoprire la carica di Direttore Generale dell’ATO sia stato chiamato proprio il Segretario Generale del Comune di Avellino, Ente che ha cospicue quote societarie dell’ATO?”