Avellino – “La TAC-PEC dell’ U.O.C. di Medicina Nucleare del San Giuseppe Moscati di Avellino, costituisce un’altra opportunità che segna l’eccellenza della offerta sanitaria in Irpinia. Siamo sicuramente soddisfatti della possibilità di innalzare la qualità dell’offerta sanitaria, con la dotazione di un’apparecchiatura di alta precisione con elevati potenziali informativi, determinante  per la tempistica e la precisione delle diagnosi, in grado di salvare vite umane, e di ciò va dato atto all’intera comunità del Moscati di aver saputo guardare lontano nonostante le mille difficoltà in cui si deve muovere. Non vogliamo essere pretestuosi, ma le opportunità offerte rischiano di restare solo potenziali, se non supportate da una politica di sostegno esterna, che metta la città ospedaliera nella rete dei servizi e non nel deserto infrastrutturale in cui versa, ed interna recependo l’ennesima denuncia, che anche se fatta con stile e circospezione, è tornata anche oggi e che Noi vogliamo raccogliere.” Le parole del Prof. Paolo Miletto segnalano la difficoltà, anche di utilizzo della nuova apparecchiatura, visto lo stato di sotto organico del reparto, e qui ritorna la storia di una assurda considerazione appiattita delle realtà ospedaliere regionali e nazionale. La politica a partire dai nostri parlamentari deve necessariamente spostare in avanti il segno dello sblocco del Turn over per non sciupare anche le occasioni che ci costruiamo sul territorio.

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