Forgione (PD), “L’uomo sazio non dà credito a chi digiuna”

andreaPaternopoli – Riceviamo Da Andrea Forgione, segretario Pd Paternopoli e dirigente provinciale Pd, il seguente comunicat: “Tutti tacciono, nessuno protesta, i politicanti fanno di tutto e di piu’ e noi giriamo la testa. Un vero democratico non può tacere di fronte  allo scempio delle candidature annunciate per le primarie. Sempre gli stessi trasformisti , politicanti di professione.E mentre loro mangiano il popolo e’ alla fame.
E’ ingiusto, scorretto e dannoso , tacere di fronte  a questi trasfromissti, aristocratici parrucconi, complici e protagonisti del fallimento italiano. Vi prego di pubblicare questo mio breve racconto reale, che e’ allo stesso tempo un monito ed una fotografia  di un popolo e di un paese alla fame, frustrarto ed incazzato:
Lo sazio non crere a lo riuno” . Cosi ha esclamato  compare  Mario re tozzolone alla notizia dei capolista  irpini per le primarie dell’8dicembre. L’ho incontrato in un bar ieri sera dopo cena. Compare Mario e’ un compagno, un contadino in pensione che continua a lavorare il podere di famiglia. Negli anni sessanta per non piegarsi al sistema democristiano emigro’ in Germania , poi, negli anni ottanta , per lo stesso motivo, fu manovale per 15 anni. Ha sempre votato partito comunista . Nel 2007 scelse di aderire al partito democratico. Per 4 anni e’ stato presidente del circolo Pd Angelo Vassallo di Paternopoli, poi per ragioni di salute  non ha voluto piu’ ricoprire la carica. E’ un uomo onesto, lavoratore, generoso, si e’ molto sacrificato, ma questo non ha impedito al figlio maschio di  essere  un emigrante  in Germania. Come e’ strana la vita: Mario  emigrato in Germania , il figlio  ne segue le orme. Segno che questa e’ una societa’ classista: il figlio del contadino sara’ contadino, il figlio del notaio sara’ notaio. Mario re tozzolone voleva votare per Cuperlo.  Gli piaceva  la volonta’ di Cuperlo di ritrovare le ragioni di una sinistra , si era illuso che Cuperlo potesse ritrovare l’identita’ perduta. Naturalmente Mario non conosce Proust ma sperava  che fosse giunto il momento di andare alla ricerca del tempo perduto, per una vera sinistra. Ma quando ha letto che il capolista irpino della lista Cuperlo e’ la democristiana  Rosanna Repole ha cominciato ad inveire . Poi, quando gli ho detto che il numero due della stessa lista e’ l’ex presidente di confindustria , Mimmo Sarno, Mario mi ha mandato a cagare   e prima di uscire dal bar ha detto: “ Andre’ , non ti voto piu’, la prossima volta voto Grillo” ed e’ uscito sbattendo la porta. A questo punto la giovane  figlia del proprietario del bar,  laureata ma barista per necessita’ , che aveva assistito alla scena,   mi si e’ avvicinata e mi ha detto: “ Andre’ stai messo male,  il tuo partito  e’ una barzelletta”.  Ha continuato: “ volevo votare per Matteo Renzi ma il capolista Irpino e’ il vecchio politicante ed ex senatore,  Enzo De Luca. Con una candidatura cosi  il renzismo diventa un meccanismo di conservazione per i soliti noti.  Non verro’ a votare  e la prossima volta  voto 5  Stelle” . Affranto e mortificato mi sono alzato e stavo per salutare  , con un forte desiderio di andarmene a casa, quando un artigiano mi avvicina  e mi dice: “ andre’  non te la piglia’, i politicanti sono fatti cosi. Pensano solo a loro stessi, la maggioranza di loro sono incapaci, la restante parte sono capaci di tutto. Loro vivono di politica , pur di conservare sempre i privilegi si trasformano: il comunista diventa democristiano, il democristiano comunista, il rottamato si trasforma in rottamatore e l’imprenditore in proletario. “. Mi assesta una pacca sulla spalla  e conclude dicendo: “ io ho votato per 20 anni per Berlusconi  ma la prossima volta faccio votare la mia famiglia ed i miei operai per Grillo . Ricordati Andrea che i politicanti di noi se ne fregano, loro hanno la pancia piena , noi siamo alla fame. In fondo mondo era e mondo e’. Lo sazio non crede al digiuno. Loro non capiscono la crisi. Ho dovuto licenziare due operai per non chiudere ed equo Italia mi perseguita. Non fartene una malattia, sono tutti uguali”.  Esco dal bar frastornato e mi incammino nei vicoli del paese per raggiungere casa. E mi pongo una domanda :   ma io ho la pancia piena o sono un affamato?  Giunto a casa il dubbio amletico mi viene chiarito da mia moglie che mi annuncia che l’avvocato di famiglia ha telefonato  per dire che un vecchio contenzioso legale era  giunto a sentenza e bisognava pagare tre mila euro di spese.  Caspita, ho qualche difficolta’ a pagarlo. Allora appartengo anche io  alla categoria dei digiuni perche’ non riesco a far fronte ad una spesa inattesa. . Che cosa ne sanno Rosanna Repole  , Mimmo Sarno ed il senatore De Luca di questi problemi? E’ proprio vero il vecchio adagio paternese “, lo sazio non crere a lo riuno” .  In assenza di un vero cambiamento  trovero’ anche io un Andrea a cui dire che voto 5 stelle.”