Appello di CGIL, UIL e UGL a Foti sulla vertenza dei lavoratori COCOCO

paolo fotiAvellino – Riceviamo il seguente comunicato da parte di ADELE FRANCA GIRO (CGIL), ADELE FRANCA GIRO (CGIL), TONIA DE GIUSEPPE (CISL), ANTONIO SANTACROCE (CISL), VINCENZA PREZIOSI (UIL),  MASSIMO GIANNATIEMPO (UGL).

La vertenza dei lavoratori COCOCO del Comune di Avellino, sta rilevando tutta l’incapacità dell’Amministrazione a prendere decisioni che riguardano non soltanto la vita di 17 famiglie ma anche e soprattutto l’incapacità al dialogo con le parti sociali.

Lo è la dimostrazione del rinvio con riserva…..”a data da destinarsi” l’incontro che le scriventi avevano fatto al Prefetto. Incontro rinviato per l’indisponibilità del Sindaco che a questo punto vista la continua reiterazione di comportamenti esuli da chi si prende responsabilità porta avanti un atteggiamento di chiusura che manda in impasse qualsiasi altra azione che non sia di tipo legale.

E’ proprio per questo atteggiamento “incomprensibile” che i lavoratori hanno deciso di  avviare pratiche legali per poter affermare i loro diritti.

Chiediamo ancora una volta all’Egregio Primo Cittadino di farsi carico della questione e convocare ad horas le parti sociali al fine di capire una volta e per tutte qual è la decisione del Comune….qualsiasi essa sia.

Si rammenda che i lavoratori in questione sono in sospensione di contratto con determina  n 1524 del 13/05/13 ove si cita che il periodo do sospensione veniva recuperato nei mesi successivi e difatti segue un verbale a firma del Dirigente ai Lavori Pubblici con il loro reingresso a settembre 2013. Tutto ovviamente disatteso! A questo si aggiungono 4 mensilità arretrate per il lavoro già svolto da  gennaio ad aprile 2013 ed incarichi affidati in maniera atipica per non usare altre terminologie.

Le scriventi, richiedono nuovamente al Prefetto un tavolo per dirimere la questione. Esplicato questo ultimo tentativo ci troveremo costretti a portare la questione e tutti gli atti amministrativi oltre che alla Corte dei Conti alla Procura della Repubblica.

Il nostro appello: Sig. Sindaco, ci rivolgiamo a Lei e alla Sua sensibilità mostrata in campagna elettorale ove auspicava soluzioni….noi le stiamo ancora aspettando!