Problema cinipide, Gioia: “De Mita porti la questione davanti all’Europa”

Alessandro_GioiaSerino - Riceviamo e pubblichiamo le dichiarazioni di Alessandro Gioia (Unione Comuni Serinesi) in merito al problema della castanicoltura dovuto alla presenza del cinipide.

Il sindaco usi la propria esperienza di imprenditore castanicolo, si collabori alla soluzione cinipide insieme ai produttori, all’adaci, ai cittadini, ai partiti, alla minoranza.

La politica serinese e’ troppo spaccata per affrontare la questione cinipide. Si tratta di uno tsunami economico. La maggioranza e’ spaccata all’interno, il sindaco isolato, la minoranza inascoltata. E il dramma aumenta a mietere emigrazione e povertà.

L’adaci deve farsi carico del problema cinipide aprendosi all’esterno, bisogna far capire che se continua così sarà un disastro. I castanicoltori devono farsi coraggio, se non si muovono loro, difficile che lo farà la società civile. Sulla questione cinipide la politica serinese non potrebbe trovare delle soluzioni perché è troppo spaccata, inoltre i partiti principali non comunicano tra di loro e al di là delle appartenenze.

La minoranza, nonostante proponga viene puntualmente isolata, in pratica non viene calcolata. Qui prevale la logica di chi ha vinto, non c’è dialogo, non c’è costruzione, stile anni sessanta, ma adesso l’America non c’è più. Ma mai come ora, in questo periodo di profonda sofferenza, le famiglie vivono il panico economico, sperano che l’anno prossimo ci sia produzione, ed è un loro diritto, un loro dovere. Per molti cittadini il reddito castanicolo rappresenta una fonte sostanziale per sbarcare il lunario.

Chi non ha pensionati in famiglia o dipendenti pubblici se la vedrà scura, molto scura nei prossimi anni. Il problema è serio e bisognerebbe affrontarlo subito senza logica pressappochista e qualunquista, tanto non servirebbe a niente. Abbiamo un problema serio e non abbiamo ancora trovato il modo di affrontarlo. Le proposte ci sono ma non vengono ascoltate, oppure non si vuol comprendere che la situazione sta peggiorando anno dopo anno, ed è umano per certi versi, si fa finta di non comprendere. Il sistema territoriale appare paralizzato.

La questione cinipide deve diventare un problema politico più ampio e i partiti locali devono iniziare a prenderne parte. Le amministrazioni colpite devono far quadrato e condividere proposte e documenti, se ognuno però rimane isolato nel proprio piccolo una problematica così ampia sarà lungi dall’essere risolta. I prossimi anni saranno durissimi se continua così. La regione marche sta già portando avanti un centro di moltiplicazione legato ai torymus, chi rappresenta l’assessorato all’ambiente comunichi con solerzia con chi già sta avviando un processo. Ci si soffermi sulla necessità della regione campania di perseguire la stessa strada. Il sindaco con la propria esperienza può dare una mano e lasciare un segno.