Notte di Halloween – La nota del MIBC

halloweenAvellino – In vista di Halloween, il Movimento Irpino per il Bene Comune (MIBC) fa una riflessione su questa festività. Essa risale al paganesimo della cultura celtica (VI-III sec. a.C.). Secondo il calendario celtico in uso tra i popoli dell’Inghilterra, dell’Irlanda e della Francia settentrionale, l’anno nuovo iniziava il 1 novembre che segnava la fine della stagione calda. La notte tra il 31 ottobre e il 1° Novembre rappresentava per i Celti la più importante celebrazione del loro calendario: era la notte di Samhain, del dio delle tenebre, capace di esercitare il suo potere sui raccolti dell’anno nuovo. I Celti erano un popolo dedito all’agricoltura che associavano alla morte l’arrivo della stagione fredda. Credevano che Samhain chiamasse a sé tutti gli spiriti dei morti ed era, quindi, necessario offrire dei sacrifici per placare gli spiriti erranti e per ossequiare la divinità.  L’usanza moderna di travestirsi nel giorno di Halloween nasce dalla tradizione che i Celti avevano, dopo il rito dei sacrifici nella notte del 31 Ottobre, di mascherarsi per 3 giorni con le pelli degli animali uccisi per esorcizzare e spaventare gli spiriti. La Chiesa cattolica cercò di sradicare questi antichi culti pagani: infatti, nel 835 Papa Gregorio spostò la festa di Tutti i Santi dal 13 Maggio al 1° Novembre, pensando così di dare un nuovo significato ai culti pagani. Tuttavia, l’influenza nefasta del culto di Samhain non fu sradicata e per questo motivo la Chiesa aggiunse, nel X° secolo, una nuova festa per il 2 Novembre: il giorno dei Morti.

Attualmente, la festa di Halloween ha assunto un valore consumistico con un risvolto economico non indifferente. In realtà, però, il fenomeno non è solo una ingegnosa trovata commerciale, ma cela significati ben più profondi. L’irpina Federica Iandolo, neolaureata in legge, ha svolto una ricerca sull’argomento e afferma: “Non si deve dimenticare che Halloween è il Capodanno dei satanisti, la notte in cui si vogliono adescare nuovi adepti, e che molto spesso la scherzosa celebrazione dell’occulto può essere il trampolino di lancio per fare il primo ingresso nel mondo dell’esoterismo”.

In effetti, la Chiesa Cattolica ha esaminato attentamente il problema. Si può citare l’intervista dello scorso anno a mons. Bassetti che afferma: «Il pericolo di Halloween  sono le sue radici esoteriche, i culti pericolosi e soprattutto c’è anche - e si può dimostrare - lo sconfinamento nella magia. Risulta anche che qualche ragazzo sia veramente rimasto turbato in seguito a certi approfondimenti che ha fatto su questa festa». Sono, infatti, noti diversi fatti di cronaca nera verificatisi la notte di Halloween. Certo, gli omicidi si consumano, purtroppo, ogni giorno del calendario, ma ciò che si vuole mettere in evidenza è che gli avvenimenti della notte di Halloween sono spesso connessi al mondo dell’occultismo. Non di rado la generazione giovanile di oggi, molte volte annoiata, o anche debole caratterialmente, è spinta a partecipare a feste che, in realtà, sono veri e propri riti di iniziazione e di evocazione esoterica. Ora, è probabile che alla lettura di questo passaggio in qualcuno possa emergere dello scetticismo. Federica Iandolo perciò chiarisce:”c’è una vasta mole di materiale a favore di questa tesi. Anzitutto c’è convergenza fra molti ex satanisti come Cristina Kneer ed Eugenio Masias. Oppure la testimonianza di Doreen Irvine, prostituta satanista, poi convertitasi al Cristianesimo, che su Halloween ha detto: se i padri sapessero il significato di questa festa non la nominerebbero nemmeno davanti ai loro figli. Invece “Michela”, ex satanista ora suora consacrata, scrive: nelle notti precedenti Halloween e la memoria dei defunti, c’era l’unico appuntamento in un cimitero, dove profanavamo le ossa, facendo uno specifico rituale che alla fine le distruggeva”.

Con il dovuto rispetto per le famiglie e i defunti, la dott. Iandolo fa anche una rassegna degli eventi verificatesi il giorno di Halloween che risaltano alla cronaca: “Sebastiano Caterino e Umberto De Falco assassinati a Santa Maria Capua Vetere il 31/10/2003; furto in abitazione a Ponteramica (BG) nella notte del 31/10/2004; Antonio Giorgi ucciso a Locri (RC) il 31/10/ 2005; Maria Spinelli freddata a Milano il 31/10/2006; Meredith Kercher, studentessa inglese trovata morta a Perugia il 31/10/2007; Roberta Caracci uccisa da un drogato 31enne, che la investe a Bollate (MI) il 31/10/2008; Marina Gaito trovata morta nuda in bagno a Bologna il 31/10/2009; furto a Ciampino (RM) ad un’autoambulanza della Croce Rossa il 31/10/2010; Salvatore Rispoli, ucciso a Napoli da killer con maschera il 31/10/2011; Federica Mangiapelo, trovata morta, misteriosamente, sul lago di Bracciano la notte di Halloween dello scorso anno”. Non si vuole con questo articolo incutere timore né propugnare un coprifuoco la notte del 31 ottobre. Si tratta di riflessioni volte ad approfondire il fenomeno di Halloween e a ricordare l’atteggiamento della Chiesa: «il cristiano non può accettare (Halloween) perché legata strettamente ad atteggiamenti superstiziosi ed è contraria all’autentica vocazione cristiana» (cfr. C.E.I. Emilia-Romagna).

Da un punto di vista teologico la condanna deriva dalla banalizzazione della morte, dallo «scimmiottamento dell’aldilà», come ha sostenuto mons. Bertone. Una spiegazione chiara proviene dalla posizione del card. Martini, apertissimo su molte tematiche e difficilmente tacciabile di conservatorismo od oscurantismo, ma sempre saldamente ancorato ai principi della nostra fede. Nei suoi dialoghi Martini scrisse che «la morte è il momento supremo in cui un cristiano esercita fino in fondo la propria fede» ed affermò che «questo tipo di feste è estraneo alla nostra tradizione, a valori immensi come il culto dei defunti che apre la speranza all’eternità».

Quindi la morte è il più grande atto di fede e  non si esorcizza. Si dovrebbe parlare di All Hallows’ eve, cioè vigilia di Tutti i Santi: questa è l’unica festività che appartiene ai cattolici e che deve essere celebrata. In tutta Italia si moltiplicano le iniziative della Chiesa volte a dare al 31 ottobre la connotazione opportuna, quella appunto della vigilia di Tutti i Santi, con feste in maschera per bambini vestiti da santi, concerti, testimonianze e momenti di festa per una notte gioiosa, ma da santi! L’invito è, dunque, a non pensare alle zucche vuote, ma di avere un po’ di “sale in zucca”! Benedetto XVI, rivolgendosi ai giovani a Colonia nel 2005 ci ha messi in guardia contro tutte le false rivoluzioni e ha indicato la vera ed unica via: «Volete cambiare il mondo? Volete un mondo più pulito? Fatevi santi!».