Muore “Don Pietro” l’ex sindaco di Guardia dei Lombardi. Il ricordo del primo cittadino Di Biasi

guardia lombardi 1 gGuardia dei Lombardi – Ieri 25 ottobre,nelle prime ore del mattino è morto all’età di 88 anni l’avvocato Pietro Damiano,dopo alcuni mesi di malattia,dalla quale inizialmente sembrava potesse riprendersi, invece non ce l’ha fatta a superare le conseguenza di un grave intervento chirurgico.
“L’avvocato Pietro Damiano, – ricorda il primo cittadino Di Biasi – oltre ad aver diretto per molti anni l’ufficio del Registro di Fidissano (Massa Carrara) e la Conservatoria delle ipoteche di Avellino fu, giovanissimo avvocato, vicesindaco di Guardia Lombardi negli anni ’50. Ritornato dal nord Italia ad Avellino e quindi a Guardia, fu nuovamente preso dalla sua giovanile passione per la politica. Nel 1970 si candidò al Consiglio Provinciale di Avellino e per un solo voto non fu eletto ma, fu successivamente ripescato e svolse il ruolo di Consigliere provinciale fino a fine mandato. Nel 1975, candidato al Senato della Repubblica non fu eletto per pochi voti. Ormai, intorno alla sua figura e al gruppo delle persone che lo sostenevano con tantissime amicizie, si era creato un vasto e forte consenso”.

“Nel 1980 preparò e capeggiò una lista civica, mai fatta prima a Guardia, denominata “ Il trattore” che diventò una sorta di movimento politico, sopravvissuto per un lungo periodo di tempo. Le elezioni amministrative- continua Di Biasi-  furono vinte, però, dopo pochi mesi, ci fu il terremoto del 23 novembre 1980 e la sorte volle che fosse quella amministrazione comunale, della quale anche io facevo parte, a gestire la fase più acuta della prima emergenza e tutta la lunga fase successiva sia degli insediamenti dei prefabbricati, che significò la costruzione di un nuovo paese, sia la convulsa fase della ricostruzione. Fu in quel periodo che si scatenarono i veleni e la furia distruttiva e malvagia delle persone nei riguardi del sindaco Pietro Damiano e di un assessore , segnando la storia amministrativa di guardia con una macchia indelebile di malvagità e cattiveria mai accaduta prima.

“Per fortuna – conclude - il tempo e la legge dettero ragione al sindaco che fece giustizia del torto subito. Nonostante il terremoto, che aveva sconvolto quello che era il programma originario, fu un periodo anche molto proficuo dal punto di vista dell’attività amministrativa. Capeggiò nel 1988 una nuova lista civica vincendo le elezioni. E’ morto “Don Pietro” , come era chiamato, mai è stato più appropriato il significato etimologico più profondo della parola dominus, da cui deriva don, perché don Pietro era un Signor, un signore di altri tempi, l’ultimo romantico della politica amministrativa di Guardia“.