Politiche sociali – Ruggiero: “effetti del governo Bassolino si ripercuoteranno per altri 30 anni”

antonia-ruggiero-corna-3 (1)Napoli - Antonia Ruggiero, Presidente della Commissione politiche sociali del Consiglio regionale della Campania afferma: “La collega D’Amelio continua a far finta che la legislatura che l’ha vista protagonista come assessore non sia mai esistita. Senza alcun intento polemico, dico all’ex assessore regionale che, prima di imputare alla Giunta Caldoro disattenzione per i più deboli e tagli alle politiche sociali, dovrebbe fare il mea culpa per aver fatto parte del governo più dannoso che la Regione abbia mai avuto. Purtroppo per lei, alla quale pure riconosciamo un attivismo politico e legislativo competente e di qualità, la Giunta Bassolino verrà ricordata per l’aver dissipato miliardi di risorse in clientele, consulenze, assunzioni inutili, e per il più colossale disavanzo in tutti i settori dell’amministrazione regionale. Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti: lo sfascio finanziario del centrosinistra si ripercuoterà ancora per venti o forse trent’anni durante i quali le nuove generazioni saranno costrette a pagare i mutui contratti per far fronte alle politiche dissipanti e scellerate. Esempio esplicativo è l’aver dovuto sospendere il reddito di cittadinanza per il quale, negli ultimi 3 anni, la giunta Bassolino aveva elargito 78 milioni di euro facendo ricorso ai soliti indebitamenti che graveranno anche sugli indigenti del futuro”.

“Certamente il ripetuto riferimento ai passati governi regionali – prosegue – non è motivato dal solo intento di ricordare le disamministrazioni passate, ma trova ragione nella necessità di evidenziare le conseguenze che ancora producono sull’attuale azione di governo: i debiti prodotti si sommano alle limitazioni derivanti dai tetti di spesa imposti dal patto di stabilità alla cui deroga fa riferimento la consigliera D’Amelio. E’ utile ricordare, però, che tetti di spesa e patto di stabilità non sono di competenza regionale ma sono legati a politiche economiche nazionali ed europee. Dagli obblighi di tali politiche deriva una limitazione della possibilità di spesa che impone ritardi, evidentemente di natura tecnica, nei pagamenti dei creditori. Ragion per cui i crediti degli operatori del settore sociale sono trattati alla stregua degli operatori idraulico forestali così come di tutti gli altri settori dell’amministrazione regionale.”

“La Commissione che presiedo ha garantito, in sinergia con le forze di opposizione, un’attenzione costante alle fasce sociali più deboli, apportando modifiche e correttivi alla legge regionale 11 del 2007. In tal senso – conclude Ruggiero – si è mosso anche l’assessorato che sta lavorando alacremente per rimediare, non solo alla realtà ereditata, ma anche ai tagli disposti dal Governo nazionale con il finanziamento della legge 328.”