Teatro d’Europa – “Ai Bagni Regina Margherita” in replica domenica per la Mensa dei Poveri

teatro d'EuropaDomenica 27 ottobre alle 19.30 al Teatro d’Europa si replica lo spettacolo “Ai Bagni Regina Margherita” l’improbabile rappresentazione della Francesca da Rimini con Luigi Frasca, Carmine Brogna, Carlo Simeoni e Giandomenico Coppola regia Luigi Frasca aiuto regia Angela Caterina di Antonio Petito adattamento di Lucio Bastolla. Dopo il grande successo delle domeniche scorse proseguono le repliche al Teatro d’Europa di Cesinali con nuova Stagione Teatrale “ProduciAMO l’Ipinia – La domenica a Teatro” organizzata dall’Associazione Teatro d’Europa Don Ferdinando Renzulli, domenica 27 si replica con una importante iniziativa per la solidarietà, infatti i proventi dello spettacolo sanno destinati per sostenere la Mensa dei Poveri Don Tonino Bello.

La nostra vuol essere una importante iniziativa” dichiara il direttore artistico Luigi Frasca “infatti l’incasso della serata sarà devoluto in beneficenza alla Mensa dei poveri Don Tonino Bello. Questa iniziativa non si limiterà solo alla Mensa dei poveri, infatti la terza replica di ogni spettacolo sarà devoluta ad una diversa Associazione di volontariato che agisce sul territorio. Per il prossimo spettacolo Maschere nude il cui debutto è domenica 10 novembre l’incasso della terza domenica sarà devoluto al Centro di Ascolto EMMAUS di Atripalda”.

Risate assicurate quindi con La Francesca da Rimini che è tra le farse più esilaranti che il panorama drammaturgico napoletano, ancora oggi, può offrire. Quella del Petito non è l’unica parodia che si ispira all’omonima tragedia scritta da Silvio Pellico. E’ presente anche un’altra, scritta da Scarpetta. I motivi e le ragioni che spinsero quest’ultimo ad elaborare una nuova parodia ispirata a “La Francesca da Rimini” non si conoscono. A parte il prologo, riscritto ex novo, la vera novità introdotta nella “sua” Francesca consiste nella citazione dei versi originali di Silvio Pellico ai quali Petito, forse per ragioni storico-sociali, accenna superficialmente, vero fulcro intorno al quale ruota tutta la parodia. Lo spettacolo è il risultato della fusione di queste due commedie. Fusione che vede prevalere la versione Petitiana nel prologo e quella Scarpettiana nella seconda parte, quella dedicata alla parodia vera e propria. In questo allestimento, si è anche trasferita l’azione scenica, non più in un teatro, ma in uno stabilimento balneare degli inizi del ‘900. Tra cabine e ombrelloni, una sgangherata compagnia teatrale, scritturata per intrattenere i bagnanti con le loro farse, suo malgrado, è costretta a mettere in scena la tragedia di Pellico. Inizia la prova e i nostri poveri comici s’imbattono in un ostacolo per loro quasi insormontabile: la lingua italiana. Risultato? Uno spettacolo dove si ride tanto e di gusto, pieno di gag, situazioni comiche e battute esilaranti. Una perfetta macchina scenica nella quale tutti i personaggi concorrono a creare una vorticosa spirale di comicità che trascina gli spettatori in un “continuum” d’ilarità e di divertimento. Coinvolgimento e buon umore è la miscela scelta per questo spettacolo e se è vero che ridere fa buon sangue… Ridere! Ridere! Ridere!.