Approvata l’unione delle due Montoro. Pappalardo(In_loco_motivi): “Un treno per Montoro unita”

associazione-in-loco-motivi.jpg-gMontoro – “E’ finalmente arrivata Giovedì scorso l’approvazione della legge sull’unione delle due Montoro da parte del Consiglio Regionale”. Lo si legge in una nota l’ingegnere Luca Pappalardo dell’Associazione In_loco_motivi.

Sicuramente – aggiunge – una notizia positiva ma di per sé non sufficiente per assicurare un reale progresso e beneficio nella vita di tutti i giorni. Questa decisione rappresenta un primo passo, e come tutti i primi passi il più oneroso da compiere, di un lungo percorso che deve portare le nostre comunità a ragionare in un’ottica più ampia, tralasciando inutili localismi ed aprendoci al ruolo che ci viene concesso anche dalla nostra posizione geografica: un comune cerniera tra Avellino e Salerno e che inoltre è vicino anche a Napoli e Caserta attraverso gli sbocchi verso l’area vesuviana”.

“Stranamente però questa decisione della Regione arriva nello stesso giorno in cui si presenta il piano di riprogrammazione del trasporto pubblico in Campania che fa completa astrazione della futura unione e relega la nostra area montorese, distante poco più di 10 km da Salerno a “zona interna” e marginale nel quadro dei trasporti regionali.  – continua Pappalardo- Come unire realmente circa 20000 cittadini che si troveranno omogeneamente distribuiti su un territorio di circa 40 km quadrati? Come far sì che tutti abbiano uguali possibilità di muoversi all’interno di un Comune così ampio? Come far sì che un Comune di tali dimensioni possa essere il vero fulcro di uno sviluppo produttivo e residenziale da tempo atteso e da realizzare in modo realmente sostenibile? Sono queste le domande che si è posta anche l’associazione In Loco Motivi nel redigere le proposte che sono state presentate alla Regione Campania in vista della riprogrammazione dei servizi di trasporto e che riguardano anche le annose problematiche della mobilità nella valle dell’Irno”.

“Sicuramente le nuove dimensioni che si prospettano per il comune di Montoro – sottolinea – giustificano il poter investire seriamente e concretamente sulla ferrovia che attraversa il territorio montorese, riorganizzando una parte dei servizi su gomma in modo da favorire l’integrazione col ferro ottenendo due sostanziali benefici: dare modo a tutti di usufruire dei vantaggi di avere relazioni su ferro con Napoli, Roma, Salerno e poter raggiungere capillarmente tutte le frazioni di un comune così vasto. Ciò può significare anche poter raggiungere Napoli in meno di 50 minuti e Roma in poco più di tre ore utilizzando esclusivamente il trasporto pubblico ed a costi contenuti rispetto al trasporto privato. Inoltre bisogna aprirsi verso Salerno e verso la valle dell’Irno a cui siamo naturalmente connessi per ragioni geografiche ed orografiche, basti pensare alla vicinanza con il campus universitario di Fisciano che è un polo attrattore per migliaia di studenti. Prolungare alcuni treni Salerno-Mercato San Severino alla stazione di Montoro negli orari di punta è un esempio di come si possa, con dei semplici accorgimenti, rafforzare il legame che Montoro ha con tutta la valle dell’Irno”.

“Oggi -chiosa l’ingegnere dell’Associazione  In_loco_motivi – una concreta possibilità in più anche dopo l’apertura della Metropolitana di Salerno che collega la Stazione Centrale con i vari quartieri meridionali fino allo stadio Arechi ed al polo ospedaliero, quartieri che sarebbero in tal modo raggiungibili direttamente anche da Montoro. Inoltre sostenere con forza la realizzazione di infrastrutture che possano creare le condizioni per uno sviluppo sostenibile del comune con nuovi insediamenti produttivi e residenziali: la costruzione del raccordo ferroviario proprio con l’Università di Salerno; la creazione di fermate aggiuntive laddove la ferrovia attraversa centri abitati come nelle frazioni di Preturo, Figlioli / San Bartolomeo ed in zone dove è possibile pensare a futuri insediamenti come alla frazione Banzano, in modo da poter realizzare dei collegamenti “metropolitani” all’interno del Comune stesso e con Solofra e Mercato San Severino. L’appello è rivolto quindi ai rappresentanti locali che hanno il dovere di adoperarsi per sostenere e portare avanti le conseguenti iniziative legate a queste proposte in modo da assicurare che Montoro diventi veramente un’occasione di sviluppo e progresso per il territorio tale da far ritenere questo comune la porta meridionale dell’Irpinia e la cerniera tra le provincie di Avellino, Salerno e Napoli e non semplicemente un accostamento burocratico di due amministrazioni. Da non trascurare inoltre la concreta possibilità di costruire un’Area Vasta con Solofra, Mercato San Severino e con i comuni della valle dell’Irno che avrebbe una duplice valenza di connessione sia con Salerno che con Avellino“.