Strage Lampedusa. La Cisl aderisce alla Giornata di mobilitazione nazionale

melchionnaAffinché  non si smetta di parlare della tagedia di Lampedusa che lo scorso giovedì ha colpito l’isola italiana, la Cgil, Cisl, Uil hanno indetto per venerdì 11 ottobre la Giornata di mobilitazione nazionale per la tragedia di Lampedusa. La Cisl IrpiniaSannio aderisce alla mobilitazione con iniziative territoriali. Il mondo del lavoro si mobilita perchè all’indignazione ed al dolore possa seguire la ricerca di soluzioni concrete.

Fermiamo le stragi nel Mediterraneo” lo slogan della Giornata di mobilitazione indetta da Cgil, Cisl e Uil per venerdì 11 Ottobre prossimo.  La tragedia di Lampedusa si aggiunge -spiega in una nota il segretario generale Cisl Irpinia Sannio, Mario Melchionna – a decine di altre che si sono consumate negli ultimi anni e che sono costate la vita ad oltre ventimila persone: esseri umani che hanno lasciato il loro Paese fuggendo da guerre e persecuzioni o alla ricerca di una vita migliore. 
Nel giorno del dolore, dell’indignazione e della vergogna per l’ennesima tragedia di morte nel Mare Nostrum, per fermare i viaggi dell’orrore e per fare in modo che l’esortazione gridata da tutti non sia vana, CGIL CISL e UIL, nel segno di cordoglio e solidarietà, indicono una mobilitazione nella giornata di venerdì 11 ottobre 2013 per una diversa politica in materia di immigrazione ed asilo.

Le nostre Proposte:

  1. realizzare un piano per la costruzione di un efficace sistema di accoglienza, anche attraverso l’impegno dell’Unione europea, che non può esimersi dalla responsabilità di sostenere una delle più importanti frontiere europee nel Mediterraneo;
  2. istituire corridoi umanitari per i profughi che fuggono dalle guerre, rendendo esigibili in condizioni di sicurezza, l’accesso all’asilo ed alle misure di protezione internazionale;
  3. riformare la legislazione sull’immigrazione e dotare l’Italia di una legge organica in materia di asilo;
  4. contrastare la tratta degli esseri umani, anche attraverso forme efficaci di collaborazione con i Paesi di origine e di transito di migranti e profughi e colpendo duramente i trafficanti.

La CISL - conclude -  non resterà in silenzio di fronte al ripetersi di queste tragedie. Il mondo del lavoro si mobilita perchè all’indignazione ed al dolore possa seguire la ricerca di soluzioni concrete.