Consorzio A4 – Saverio Russo: “Oddati dovrebbe aiutare a costruire e non distruggere”

saverio russoLa questione della riorganizzazione dei servizi sociali del nuovo Ambito Territoriale Sociale A04, comprendente16 Comuni e ben 100.000 abitanti è all’ordine del giorno dell’agenda politica locale. Assistiamo quotidianamente a un susseguirsi di incontri a ogni livello, a prese di posizioni di parte, a decisioni quasi prese e poi smentite. Un fermento politico insomma che visto dall’esterno può sembrare un guazzabuglio difficile da districare ma soprattutto difficile da comprendere visto che viviamo in un periodo di forte crisi economica e il sociale non può aspettare. Lo sanno le tante famiglie che non riescono ad arrivare a fine mese, per le quali i servizi erogati rappresentano un valido aiuto per andare avanti. E così, mentre le comunità interessate stanno a guardare e ad aspettare, noi cerchiamo di fare il punto della situazione con Saverio Russo, Sindaco di Roccabascerana nonché Presidente dell’Assemblea dei Soci del Consorzio A4.

Allora Sindaco ci fa un pò di chiarezza su ciò che sta accadendo? O, con tutti questi incontri incrociati, la situazione sta diventando troppo ingarbugliata per avviarsi versouna soluzione?

Da Sindaco le posso dire che il dialogo è sempre positivo, perché si gettano le basi su cui costruire un accordo che possa  risultare soddisfacente per tutte le parti in causa. Tuttavia, devo registrare che il Partito Democratico probabilmente non ha un’unica idea di come intende costruire il nuovo modello di welfare sul nuovo Ambito A04 tant’è che le varie anime del PD tentano d’individuare soluzioni diverse a seconda delle situazioni. Ciò crea solo tanta confusione. Al momento, sembra esserci qualche spiraglio su cui si può iniziare a lavorare proficuamente. Lo spiraglio ce l’ha dato l’incontro in Regione del 27 agosto scorso: provare a ripartire dal Consorzio dei Servizi Sociali A4. Un incontro ad alto livello a cui erano presenti: l’Assessore al Lavoro,Severino Nappi, come coordinatore della Cabina di Regia sulle Crisi, Il Capo Dipartimento della Salute, Ferdinando Romano, il Dirigente del Settore Politiche Sociali  Antonio Oddati, il Direttore Generale dell’ASL, Sergio Florio, il Direttore Sanitario dell’ASL di Avellino, Mario Ferrante e il Direttore del Consorzio A4Raffaele D’Elia. Dall’incontro è uscita l’indicazione, oltre alla possibilità della delega delle funzioni sociali all’ASL, di prendere in considerazione l’adesione del Comune di Avellino al Consorzio A4. Che parliamoci chiaro sarebbe, oggettivamente, la soluzione migliore per tutti con i necessari pesi e contrappesi che i 16 Sindaci dovrebbero mediare. E, le posso dire, che a seguito dell’incontro in Regione anche il Comune di Avellino sembrava possibilista rispetto a questa eventualità.

Quindi tutto si sta mettendo per il meglio?

Questo è presto per dirlo. In questo momento parlarne servirebbe solo a complicare la situazione, invece che risolverla. Devo, tuttavia, dire che ci sono deglielementi di disturbo che tendono a complicare, se non proprio a compromettere il giusto cammino per arrivare alla soluzione della questione.

Può essere più specifico in merito?

Certo che posso. Anzi questo è il momento della chiarezza su questo punto, in quanto individuare l’elemento perturbante può contribuire a superarlo. Mi riferisco alDirigente del Settore Politiche Sociali  dott. Antonio Oddatiche sebbene presente all’incontro del 27 scorso,questo posso darglielo per certo, non risulta tra i presenti al verbale finale. Non solo ma il giorno seguente lo stesso Oddati ha invitato per iscritto il comune di Avellino, quale comune capofila dell’Ambito,a presentareil Piano Sociale di Zona entro il termine del 15 settembre, cosa in evidente contrasto con l’indicazione che era uscita il giorno prima. Probabilmente, il dirigente ha una particolare simpatia per il Partito Democratico?

Tra l’altro questo è lo stesso che in questi mesi ha inviato una serie di note al Consorzio A4 in cui è spesso andato sopra le righe, facendo riferimento alle responsabilità di cui avrebbero dovuto rispondere le amministrazioni dei comuni consorziatise non avessero seguito la rotta indicata. Inconcepibile!Untecnico che richiama le amministrazione elette che stanno vagliando quello che è meglio per le loro comunità, su un tema così delicato come i servizi sociali.Perché, ricordiamolo, è di questo che stiamo parlando: servizi indirizzati a i nostri cittadini. E infatti, uno dei vari punti che ha evidenziato il legale del Consorzio A4 nel ricorso che ha inoltrato, per conto dello stesso Consorzio, al Presidente della Repubblica, riguarda proprio la condotta di questo dirigente.

Non da ultimo, i Sindaci del nuovo Ambito A04 sono stati invitati dall’Assessorato alle Politiche Sociali ad un incontro, tenutosi il 4 luglio u.s. presso gli uffici regionali siti in via marina a Napoli, ed invece di trovare al tavolo l’Assessore Russo hanno trovato il Dirigente che, dopo aver fatto una carrellata di disquisizioni tecniche,  ha sciolto la seduta con un nulla di fatto. Per la verità i tecnici dovrebbero parlare con i tecnici ed i politici con i politici, confondere i due ruoli non è rispettoso delle istituzioni. Quando un tecnico cerca di influenzare ed indirizzare la politica compie un gravissimo errore nei confronti delle comunità. Poi è inutile che ci lamentiamo che i cittadini si allontanino dalla politica…

Infine, lo stesso Oddati, in una riunione di qualche anno fa ad Avellino, guardando negli occhi i collaboratori del Consorzio dei Servizi Sociali A4, che ora sta silurando, disse che avrebbefatto di tutto per contribuire ad avviare un percorso per la loro stabilizzazione. A mio avviso, un tecnico dovrebbe aiutare a costruire e non distruggere ciò che di buono è stato fatto.

E che risposte si da?

Io no mi do e non mi posso dare risposte in merito. Sollevo dei quesiti a cui altri dovranno dare delle risposte.

Veniamo infine alla questione dei  dipendenti e dei collaboratori del Consorzio A4.

Sono contento di questa domanda. Vede di solito, in questi casi, si fa riferimento alle famiglie dei lavoratori che perdono il reddito principale o uno dei redditi che contribuiscono al sostentamento delle stesse famiglie. Un tema fondamentale, ma io qui voglio sottolineare un altro tema forse addirittura più importante: le professionalità, il saper fare e l’esperienza maturata in un decennio che rischiano di andare sprecate. L’ex Ambito A4 è un ambito piccolo e con pochi fondi, eppure in questo decennio, anzi per più di un decennio, ha sempre operato bene. Non si sono mai fermati i servizi, anzi col passare del tempo sono stati ampliati. Cosa che invece non sono riusciti diversi, anzi tanti, altri Ambiti più grandi e con più fondi. Spesso ci è capitato di vedere che i “tecnici” siano rimasti sbalorditi nel vedere come il team del Consorzio A4 abbia gestito i fondi assegnatigli,  e di come ci sia la piena sostenibilità economica di un Ambito che davano già per morto. Per di più, e paradossalmente, proprio nell’anno in cui lo si vuole cancellare questo ente ha vinto progetti che gli hanno portato più risorse di quelle che riceve dalla Regione. Se non è operare bene questo, allora cosa lo è? Quindi voglio ancora ribadire che queste sono professionalità da valorizzare e non da mandare a casa.

Voglio comunque concludere senza guardare indietro a questi mesi, a mio avviso sprecati, ma voglio guardare allo spiraglio che si è aperto in questi giorni per cercare di arrivare, dialogando e decidendo assieme, al miglior accordo possibile nell’interesse di tutti.