Patto per lo Sviluppo – Simeone (Uil): Incontro evanescente

Luigi Simeone UIL TRASPORTI“Non siamo delusi, perché avevamo inteso che non ci sarebbero state novità e perché non avevamo affidato a questo incontro altra carica, che quella di mera e cortese occasione per ribadire nella migliore ipotesi ancora teorie e non già concrete scelte e impegni definiti e definibili. Non è stata la ripartenza del “patto dello Sviluppo” come molti avevano annunciato, di cui si continua a non avere notizie vere e attendibili, soprattutto per i livelli di partecipazione e per le agibilità politiche dei partecipanti che restano ancora da definire viste le novità intervenute sulle carriere politiche dei vecchi protagonisti”. Lo scrive in un comunicato stampa il segretario dell’Uil, Luigi Simone.

“La cosa sconcertante – dice il sindacalista – è che nel mentre l’intera provincia di Avellino, è sempre più interessata da processi di dismissioni e da ulteriori crisi industriali, produttive e dei servizi, ci si attarda i sterili tatticismi e sulla riproposizione di fantasmagoriche strategie di la da venire. Il presidente Caldoro ha ribadito in questi giorni che ora bisogna parlare di lavoro e di sviluppo…… è appunto di questo che avremmo voluto parlare stamani e non già di quando si terrà il tavolo al Ministero per vedere le modalità di impiego dei fondi per le aree di crisi.

Chi aveva immaginato che oggi si sarebbero tracciate linee programmatiche ed impegni esigibili è stato deluso. Noi no!! non ci avevamo creduto viste anche le originalità delle preposizioni di questi mesi.

Parlare di sviluppo industriale vuol dire impegni reali da parte della Regione sui protocolli siglati per l’Alta Velocità, su Logistica, Banda Larga e offrire un apporto propositivo e nel merito delle grandi vertenze come quella della Iribus su cui la regione proprietaria di circa 1500 bus tramite la sua EAV potrebbe dire ben altro che nulla!

Riavviare il tavolo del “patto” servirà solo se ognuno farà la parte che gli spetta, perché se si dovesse correre il rischio di tentare di fare tutti la stessa parte in commedia, allora le strade dovranno necessariamente separarsi, per evitare di alimentare false aspettative e nenie non più proponibili”, conclude Simeone.