S. Martino V.C. – Pisaniello: “Sulla nomina della commissione di garanzia hanno trasgredito le regole.

Problemi nel circolo Pd “Martino Vellotti” di S. Martino V.C. Ad esporre un malessere è il membro dell’esecutivo provinciale Valerio Pisaniello. A quanto sembra il nodo cruciale verte sulla nomina della commissione di garanzia adibita a seguire il tesseramento che guiderà il partito alla stagione congressuale. “Ancora una volta il gruppo dirigente sammartinese si arrocca su se stesso tenendo gran parte del partito all’oscuro di scelte che dovrebbero essere prese con la massima trasparenza”. Questo l’esordio del giovane dirigente provinciale che continua: “E’ stato trasgredito un regolamento che prevede che sulla nomina della commissione di garanzia dovevano essere rappresentate tutte le sensibilità. Ad oggi quella commissione è composta da tre membri rappresentanti delle rispettive sensibilità tranne la nostra. Un’operazione del genere l’hanno fatta anche in precedenza in occasione delle primarie tenendomi fuori dai giochi. Nonostante sia un membro dell’esecutivo rappresentante storicamente della mozione Marino ed oggi appartenente a “Campo democratico” il segretario di circolo si infischia di una realtà oggettiva e va avanti per la sua strada. E devo dire con il lascia passare degli altri dirigenti”. Il giovane dirigente butta stoccate anche ai renziani del circolo: “Devo anche far notare che la neo – componente renziana sta svolgendo un lavoro di grande aggregazione ma devo anche dire che quando si mina la loro inclusione sono fulmini e saette  invece quando si tratta di quella degli altri tutto tace. Non funziona così la democrazia. Allora – continua il giovane Pisaniello – mi pongo una domanda: che genere di partito vogliamo? Vogliamo continuare sulla strada dell’esclusione e dell’arroccamento? Forse perché troppo teste pensanti fanno male e mettono in serio rischio lo status quo? Noi siamo per un partito inclusivo ed un modello del tutto alternativo a queste vecchie pratiche. Ed è per questo che invito ancora una volta il segretario ad essere il segretario di tutti e ad avere occhi più larghi verso tante parti del partito che sono tenute volontariamente sull’uscio della porta”.