D’Anna (Federlab) su programmazione sanitaria

“La struttura commissariale della Regione Campania continua a dare i numeri”. Così il senatore Vincenzo D’Anna, presidente nazionale di Federlab Italia, l’Associazione dei laboratoristi d’analisi, commentando “i dati del tutto fantasiosi sulla programmazione sanitaria e i tetti di spesa,diramati, con una nota stampa ripresa dalle agenzie, dalla struttura del Centro Direzionale”.

“Va dato atto alla task-force commissariale – prosegue D’Anna – di aver ammesso l’insufficienza dello stanziamento economico che, così com’è, non è in grado di coprire il fabbisogno delle prestazioni sanitarie per tutta l’annualità. Tuttavia, la Regione ha anche diffuso dati non veritieri per quanto concerne le tariffe di remunerazione dei laboratori d’analisi, pur ammettendo che tali tariffe sono state concesse in cambio di maggiori oneri organizzativi, tecnologici e di personale imposti ai laboratori stessi, ovvero in cambio dell’assunzione di un migliaio di unità lavorative”. “Invece -  rincara la dose D’Anna – tali tariffe, che un tempo erano del 13% più alte rispetto a quelle previste dal nuovo tariffario nazionale (e soggiacevano all’obbligo di uno sconto), tagliate ora del 40% per il 2013, risultano essere ben al di sotto dei costi di produzione delle prestazioni di laboratorio con la logica conseguenza, da parte delle strutture accreditate, di dover avviare ben presto le procedure di licenziamento per oltre mille addetti ai lavori!”.

Per il leader di Federlab: “In una regione come la Campania che continua a sprecare risorse pubbliche sul versante della sanità a gestione statale, con un bilancio di circa 10 miliardi, non dovrebbe essere arduo reperire residui fondi pari a 50 milioni di euro per garantire l’effettiva e reale copertura delle prestazioni sanitarie necessarie ai cittadini predisponendo, allo stesso tempo, un adeguato fondo di riserva per fronteggiare l’eventuale annullato del decreto numero 88 (quello che destina alle altre branche specialistiche i fondi ricavati dal taglio delle tariffe dei laboratori),  che, ricordiamolo, è pur sempre sub judice”.