Sud: Svimez, 20mila laureati in fuga all’estero

Giovani L’emigrazione dal Mezzogiorno al Centro-Nord costituisce ancora oggi una caratteristica peculiare del mercato del lavoro italiano; la sua persistenza e i suoi evidenti effetti sulla societa’ e la demografia meridionale, rappresentano un fenomeno pressoche’ unico tra i paesi piu’ sviluppati. Lo segnala Svimez nelle anticipazioni delle previsioni del rapporto 2013, spiegando che ”il profondo divario tra aspettative, soprattutto delle nuove generazioni in termini di realizzazione personale e professionale e le concrete occasioni di impiego qualificato sul territorio ha determinato negli anni duemila la ripresa dei flussi di emigrazione dal Sud verso il Nord”. A partire dalla fine degli anni novanta, infatti, l’esodo e’ ripartito.

Tra il 2001 e il 2011 sono migrate dal Mezzogiorno verso il Centro-Nord 1.313 mila unita’, di cui 172 mila laureati. Nel solo 2008, prima della crisi economica, il Sud ha perso oltre 122 mila residenti, trasferiti nelle regioni del Centro-Nord, a fronte di un rientro di circa 60 mila persone: una perdita di popolazione tripla rispetto a quella degli anni ottanta.

Nel 2011, in presenza di una leggera ripresa della domanda di lavoro nelle regioni forti del Nord, il flusso e’ di nuovo cresciuto e, fatto nuovo, in contrasto con il riacutizzarsi della crisi, questa tendenza sembra essersi consolidata nel 2012, pur in presenza della recessione. La nuova fase migratoria e’ caratterizzata dal crescente coinvolgimento della componente giovanile piu’ scolarizzata. Nel 2000 i laureati meridionali che emigravano erano il 10,7% del totale di quanti si trasferivano al Centro-Nord; nel 2011 sono saliti al 25,0%, un quarto del totale. Gli abitanti delle regioni meridionali non hanno mai smesso di emigrare all’estero; nel corso degli anni 2000, dopo una fase di rallentamento nella parte centrale del decennio, negli ultimi anni mostrano un’accentuata tendenza all’espatrio. Nel complesso del decennio in esame sono emigrati all’estero 180 mila meridionali: 20 mila sono laureati.