Petrolio in Irpinia, nuovo intervento del comitato anti trivellazioni

“Esprimiamo il nostro disappunto per la scarsa attenzione dimostrata per le nostre istanze da parte dei parlamentari irpini. Alle dichiarazioni di D’Agostino e Sibilia non si è unito nessuno degli altri parlamentari irpini interpellati (anche personalmente). Rimaniamo schiavi di un immobilismo che mette i brividi e che prospetta scenari davvero inquietanti. Alle tre domande poste in occasione del comunicato stampa dell’8 luglio, adesso ne aggiungiamo delle altre, nella speranza che qualcuno risponda, e che soprattutto agisca in maniera decisa contro l’avvio dello scempio del nostro territorio” . Così in una nota il Comitato NO Trivellazioni petrolifere in Irpinia, che aggiunge:
1) Il Pozzo esplorativo Gesualdo-1 è previsto in una area prossima appena 200 metri dalle case, dalle scuole e dagli acquedotti di Gesualdo.
Chi pagherà i danni economici conseguenti all’inquinamento, alla “militarizzazione” di un territorio prossimo al centro abitato, alle strutture pubbliche e private che saranno soggette a ben 40 giorni di sollecitazioni di carattere sismico causate dalle trivellazioni?
2) Il Pozzo esplorativo Gesualdo-1 verrà realizzato nelle prossimità dell’area delle mefiti di Rocca San Felice.
Chi garantirà che dopo le trivellazioni, i gesualdini non verranno sommersi dalle esalazioni di zolfo e catrame di cui è zeppo il sottosuolo della dorsale dell’Otica?
3) Il pozzo esplorativo Gesualdo-1 verrà realizzato in area individuata dagli idrogeologi come una testa d’impluvio, attraversata nel sottosuolo da una massa d’acqua considerevole, che alimenta varie sorgenti che convergono le loro acque nel fiume fredane affluente del Calore. (La stessa area che è sarà, da qui a breve, interessata dall’altro sciagurato progetto del tunnel della Lioni Grottaminarda).
Chi garantirà la salvaguardia degli acquiferi dell’area di Gesualdo? Chi sorveglierà per evitare l’inquinamento delle acque dei torrenti e dei fiumi che affluiscono da Gesualdo nel fiume Calore, posto a valle?”.