Adelchi Silvestri (Pdl): “Il Comune favorisca la nascita di nuove imprese”

f1 a - Adelchi Silvestri“Un giovane su due nella nostra città è senza lavoro. I dati parlano chiaro. La disoccupazione è diventata una piaga davanti alla quale non possiamo più chiudere gli occhi”. Così il candidato consigliere del PdL al Comune di Avellino Adelchi Silvestri, commenta la drammatica situazione in cui versano moltissimi ragazzi della nostra città.

Per il capolista del Popolo della Libertà: “Deve essere innescata una rete di interventi tesa a favorire la creazione di posti di lavoro. La situazione sta diventando velocemente inaccettabile. Migliaia sono i giovani che hanno speso 10-15 anni della loro vita a formarsi, ad acquisire conoscenze e che adesso non hanno la possibilità di utilizzarle per crearsi un presente e un futuro dignitoso nella loro terra”.

Due i principali progetti che intende mettere in atto Silvestri. In primis l’attivazione di un Ufficio che si occupi di ricercare e mettere in rete figure professionali, informare di bandi o progetti nazionali ed europei a cui tutti possono partecipare. E poi l’apertura di una progettualità con le Università campane  per la valorizzazione a livello locale di ricerche, di idee tramutabili in attività.

“Il Comune  - aggiunge – potrebbe favorire la nascita di nuove imprese o la ristrutturazione di quelle esistenti mettendo in rete varie figure professionali, favorendo l’accesso ai fondi nazionali e europei, fornendo attività di consulenza legale e amministrativa”.

Insomma se il mercato è incapace di valorizzare le energie presenti sul territorio, spetta allora alle istituzioni locali riacquisire un ruolo all’interno del mondo del lavoro e stabilire un legame tra territorio e produzione di ricchezza. “Sono fermamente convinto – spiega Silvestri – che le nuove generazioni siano ricche di idee e competenze, ma che manchino loro le possibilità di trasformarle e utilizzarle”.

“L’Unione Europea mette, infatti, a disposizione ogni anno tantissime risorse per la promozione di attività negli ambiti più disparati che la nostra Regione spesso non utilizza al massimo, perdendo così l’opportunità di ristrutturare un tessuto economico e rifondarlo su attività nuove. Adesso – conclude – tocca a noi cambiare lo status vigente e trasformare queste risorse in reali possibilità”.