Bisaccia – Gallicchio a Florio: “Aprire il Pasaut”

«Chi fa politica ha il dovere di riannodare il filo spezzato della speranza. Perciò, per quanto concerne la struttura SPS (Struttura Polifunzionale Sanitaria) di Bisaccia c’è la necessità di operare un costante pressing sulla direzione generale per fare in modo che vengano mantenuti gli impegni, dimostrando, così, un’attenta vicinanza ai dipendenti che vivono forti incertezze, ma soprattutto facendo capire alle comunità bisaccese e altirpine che c’è ancora chi ha voglia di lottare per questa terra. Non lasciamoci travolgere dagli eventi. Così, ritengo sia molto importante registrare qualsiasi cosa avvenga per il futuro di quella struttura per poi informarne i cittadini. Evitiamo la confusione e i silenzi che nel tempo hanno danneggiato l’ospedale di Bisaccia».

Pasquale Gallicchio dirigente provinciale del Partito democratico e consigliere comunale di Bisaccia ancora una volta cerca di tenere aggiornata la tabella di marcia per quanto riguarda la riorganizzazione della SPS di Bisaccia.

«Nella giornata di martedì – afferma Gallicchio – c’è stato un sopralluogo da parte di alcuni dirigenti della direzione generale e dell’ufficio tecnico dell’Asl per verificare la consistenza dei lavori da eseguire per la realizzazione del tanto promesso PSAUT presso la struttura di Bisaccia. Pare, che sia andata bene e che si stia predisponendo il tutto per un prossimo inizio dei lavori che non essendo molto consistenti impegneranno poco tempo. Vigilerò. Inoltre, notizie positive anche per l’inizio lavori per l’Hospice previsti per fine maggio. Mentre per la RSA l’inizio lavori è previsto per metà giugno. Di fronte a questa tabella di marcia non farò sconti rispetto a ritardi. Ci sono ancora tanti buoni motivi per non abbandonare la presa e continuare a rivendicare la difesa del diritto alla salute. Inoltre, non bastano i lavori per un PSAUT, occorrono come spesso ho richiesto le attrezzature tecnologiche per una perfetta efficienza. Nessuno pensi, ad iniziare dal manager Florio a realizzare mezze soluzioni. Qui occorre una struttura completa ed efficiente tanto per l’emergenza che per l’osservazione breve. Che diventi una SPS di riferimento e modello regionale».

L’azione condotta dal dirigente del Pd appare fino a questo momento efficace.

«Sono certo che per Bisaccia sia iniziata una nuova battaglia, che si sta confrontando sì con la nuova sanità ma soprattutto con una rinnovata battaglia di civiltà e di progresso che non riesce più a sopportare tagli da parte di un governo di centrodestra regionale che vede i rappresentanti di Pdl e Udc come gli unici responsabili politici di una situazione al collasso nella nostra provincia e non solo».