Ariano Irpino, Luigi Novarese: sabato 11 maggio la beatificazione

Luigi NovareseA cosa starà pensando. Non è difficile immaginare che ancora una volta il suo pensiero è rivolto ai  malati, ai sofferenti nel corpo e nello spirito, ai disabili che erano la sua ragione di vita e la missione specifica del suo apostolato sacerdotale. Forse sorride, monsignor Luigi Novarese, alla vigilia della sua beatificazione. Chi lo ha conosciuto personalmente, chi ha seguito il suo insegnamento e raccolto la sua eredità spirituale e chi lo ha amato attraverso le pagine della sua biografia, è pronto ad affermare con certezza che il ‘sacerdote dei malati’ non sorride per essere ad un passo dagli onori degli altari. Il suo è il sorriso di chi non bada ai ‘riconoscimenti’ ma di chi sa che in questo modo il suo messaggio di speranza potrà essere amplificato, toccando i cuori più duri, quelli provati dalla sofferenza più cupa. Dunque, ormai ci siamo. La città del Tricolle si prepara a vivere un grande evento e forte è l’emozione dei ‘Silenziosi operai della croce’, la comunità religiosa che vive e gestisce il santuario Mariano di Valleluogo e il connesso centro di riabilitazione psicomotoria. Sabato 11 maggio il loro fondatore sarà beatificato a Roma. A presiedere la celebrazione presso la basilica di San Paolo fuori le Mura, il cardinale Tarcisio Bertone, attuale segretario di stato vaticano. Con molta probabilità, poi, il ricordo di Novarese sarà affidato a papa Francesco il giorno seguente, domenica 12 maggio, durante l’Angelus in piazza San Pietro. Le spoglie del beato, dopo i vari passaggi burocratici della Chiesa, saranno trasportate ad Ariano Irpino presso il santuario di Valleluogo, che è la casa madre dei ‘Silenziosi operai della croce’, per via dell’incontro di Novarese con Pasquale Venezia, vescovo di Avellino, e di una misteriosa ed anonima donazione che consentì al prossimo beato di acquistare il terreno di Valleluogo, all’epoca di proprietà privata e sede di un santuario abbandonato,  per edificare la struttura in cui ospitare l’associazione. Luigi Novarese è nato a Casale Monferrato il 29 luglio 1914. A 17 anni, l’episodio che gli cambiò la vita: fu miracolosamente guarito da una coxite tubercolare. Da qui la decisione di intraprendere un cammino religioso di apostolato tra i disabili. Morì il 20 luglio 1984 a Rocca Priora.

Valleluogo. Il centro di riabilitazione.

Sorella Monica Sobotkiewicz, direttore amministrativo del centro di riabilitazione psicomotoria di Valleluogo, spiega i servizi offerti: “Il centro opera secondo gli insegnamenti di Novarese ed è una struttura sanitaria privata convenzionata. Inaugurato nel 1988, eroga agli aventi diritto prestazioni sanitarie dirette alla rieducazione funzionale per consentire il massimo recupero delle funzioni lese, prevenendo le menomazioni secondarie e consentendo alla persona disabile la migliore qualità di vita e l’inserimento sociale. Vengono erogate prestazioni di fisiokinesiterapia, neuromotricità, psicomotricità, logopedia, psicoterapia e semiconvitto”.

Valleluogo. Il miracolo per la beatificazione.

Graziella Paderno della diocesi di Vercelli, nel febbraio 2002, all’età di 56 anni, iniziò a soffrire di dolori alla spalla sinistra accompagnati da limitazioni funzionali. Le venne diagnosticata una ‘periartrite scapolo-omerale sinistra’. Prima di iniziare la cura, il 15 luglio 2002, mentre si trovava già sul lettino per le applicazioni, avvertì un forte torpore su tutto il corpo ed un calore avvolgente. L’esame radiologico evidenziò la scomparsa delle calcificazioni. Il cammino di studio è stato molto lungo e non sono mancate alcune difficoltà. L’inchiesta diocesana durò dal 22 giugno 2007 all’8 gennaio 2008. Dopo aver accolto tutto il lavoro svolto nella diocesi di Vercelli, la Congregazione per le cause dei santi ha consegnato il caso allo studio della Consulta medica, che dopo non poche difficoltà superate, ha dato parere favorevole. Il 19 dicembre 2011 papa Benedetto ha firmato il decreto in cui si riconosce il miracolo ottenuto per intercessione di Novarese.

Valleluogo. Il santuario e l’apparizione Mariana.

Il santuario di Valleluogo si trova a  pochi chilometri dal centro nell’omonima vallata tra Ariano e Montecalvo Irpino, nel luogo di un’apparizione Mariana. “Secondo la tradizione nel tardo medioevo la Madonna apparve ad una ragazzina sordomuta, figlia del proprietario del mulino edificato presso il torrente che solcava il fondo della valle, ora ridotto a piccolo ruscello. La Vergine guarì la dodicenne e chiese di edificare una cappella nel luogo dell’apparizione.  La richiesta fu subito esaudita con il contributo di generose elargizioni. Divenuto meta di pellegrinaggio, la festa viene celebrata il giorno della pentecoste.  Al suo interno viene custodita una statua della Madonna risalente al quindicesimo secolo”, così il parroco,don Tonino Giorgini.

Luigi Novarese. Il suo messaggio.

Fondatore di diverse associazioni, tra le quali  ‘Lega sacerdotale Mariana’, ‘Fratelli e sorelle degli ammalati’, oltre al ‘Centro volontari della sofferenza’ e all’ordine dei ‘Silenziosi operai della croce’, di case di cura e di laboratori per disabili, Luigi Novarese è stato ‘medico dello spirito’ dimostrando l’efficacia della motivazione religiosa sia nel processo di guarigione fisica sia in quello di guarigione spirituale e, soprattutto, l’importanza del sostegno rigenerante della fede nell’accettare e affrontare ogni giorno la sfida della malattia e della disabilità. L’imminente beatificazione e l’arrivo di pellegrini e di esponenti delle sue associazioni  da tutto il mondo, prima a Roma e poi ad Ariano Irpino, sarà l’occasione per amplificare il suo messaggio di speranza. Novarese ha trasformato disabili e malati da persone confinate nell’angolo della compassione in soggetti attivi di carità verso il prossimo. Le sue associazioni che hanno ormai un carattere internazionale comprendono malati, laici, sacerdoti, fratelli e sorelle che vivono la consacrazione a Cristo totalmente dedicati al servizio di chi soffre. I malati, nella visione di Novarese, sono ,dunque, formidabili evangelizzatori e portatori di un messaggio di amore, nel momento in cui trasformano le  sofferenze e la  disabilità in un’occasione di crescita spirituale e di conversione e sollievo per chi soffre. La missione sacerdotale di Luigi Novarese è stata quella di affrontare la domanda angosciosa del mondo sul perché della malattia e della sofferenza, domanda che da sempre rischia di separare l’uomo da Dio, facendo leva sui valori spirituali della persona sofferente, valori che, insieme alle migliori cure della medicina, fanno del percorso verso la guarigione e anche se non dovesse arrivare, un’esperienza ricca di contenuti.

Il ruolo delle associazioni. ‘Guida la tua vita’

Intorno al santuario e al centro di riabilitazione di Valleluogo gravitano diverse associazioni che dedicano tempo ed energie ai malati secondo l’insegnamento di Novarese. Tra tutte, spicca ‘Guida la tua vita’ di Alberto Scaperrotta, che oltre a fornire supporto ed entusiasmo ai ‘Silenziosi operai della croce’, si occupa di prevenzione delle dipendenze tra i giovani e di guida sicura. La struttura dispone di 70 posti letto, sala da pranzo, cappella interna, aula magna, giardino esterno e sale di accoglienza degli ospiti. Insomma, un punto di riferimento per disabili e pellegrini. Per informazioni è possibile telefonare al seguente numero 0825-871417. (Flavia Squarcio – fonte Il Sannio Quotidiano – pubblicato il 5 maggio sull’edizione Irpinia)