Montefusco, Gnerre: “ Ecco il mio impegno per la rinascita del paese”

Carmine Gnerre-Schivo e riservato, ha scelto di non perdersi in chiacchiere e di affidarsi alla concretezza che da sempre ha caratterizzato il suo impegno politico, lasciando che siano i fatti a parlare per lui. Carmine Gnerre, ex assessore provinciale della giunta Sibilia, ha scelto di mettersi in gioco per  Montefusco in occasione delle amministrative del 26 e 27 maggio, con la lista civica ‘Insieme per Montefusco’.  Gnerre sottolinea e rimarca come Montefusco sia il suo paese del cuore, quello legato  alla famiglia e ai ricordi di infanzia, ai giochi di bambino nei pressi del convento dei frati Cappuccini, al gruppo di amici che lo sostiene e che fortemente gli ha chiesto un impegno amministrativo per il paese, dopo una gestione comunale fallimentare e un sindaco, Mirco Figliolino, sfiduciato dalla sua stessa maggioranza. Montefusco, inoltre, è il paese che lo ha accompagnato nell’ascesa politica, riconoscendogli un ampio consenso, circa 400 preferenze, all’epoca della campagna elettorale per la provincia di Avellino. Dunque, difficile tirarsi indietro di fronte alla richiesta di scendere in campo. “Mi candido a governare Montefusco non per ambizione ma per senso di responsabilità verso un paese che amo profondamente”, così Gnerre, che in questo modo, con eleganza e scegliendo di non infierire apertamente sull’avversario, rappresentato dall’asse Figliolino- De Vizia, che alla fine non è riuscito a presentare una lista, invia comunque una stilettata ai suoi detrattori, che hanno agitato la fase che ha preceduto la presentazione delle liste.  Tra le varie accuse piovute su Gnerre, quella di non avere la cittadinanza a Montefusco. L’ex assessore provinciale per la sua autorevolezza politica potrebbe rappresentare una vera svolta per il paese. Ieri, unico in corsa per la poltrona di primo cittadino, dopo la mancata presentazione di una lista da parte dell’asse De Vizia- Figliolino, e alle prese con la sfida del quorum, tramite Il Sannio Quotidiano- edizione Irpinia, lanciava un appello ai suoi concittadini: “Invito i cittadini di Montefusco a recarsi al seggio perché mai come questa volta hanno la possibilità di esprimere un voto libero e l’opportunità di cambiare il paese. Di fronte al nostro progetto di rinascita per Montefusco e ad un gruppo formato da giovani laureati e motivati, gli avversari hanno scelto di non esserci, sapendo di esporsi a sconfitta certa e adesso, in paese, gira una voce ad hoc, quella che invita i cittadini a non andare a votare. Cari montefuscani, vi esorto ad avere il coraggio di cambiare esprimendo la vostra preferenza di voto, anche perché, altrimenti, si potrà tornare alle urne soltanto a giugno 2014 e il paese non merita un anno di commissariamento”, altra sottile e velata pungolatura  di Gnerre ai suoi detrattori. Oggi alle prese con una novità: il Tar Campania ha accolto il ricorso di Nicola Bruno Silvestro e Nicola Figliolino, quest’ultimo suo uomo di fiducia, relativo all’annullamento della lista ‘Progetto Comune’, ‘civetta’ nata per arginare il problema del raggiungimento del quorum. Carmine Gnerre presenta agli elettori un programma improntato alla concretezza amministrativa, fatto di pochi punti da realizzare nell’immediato. “Il comune della prossima consiliatura dovrà ispirarsi a criteri aziendali e procedere in modo efficiente e trasparente. Formazione del personale, carta della qualità dei servizi comunali, un albo delle imprese di fiducia e uno sportello unico per le imprese e l’informazione, insieme al rafforzamento del sistema di vigilanza sul territorio e all’impegno per riportare la stazione dei carabinieri a Montefusco, sono soltanto alcuni obiettivi da raggiungere”, il commento di Gnerre, intenzionato, inoltre, a far diminuire il contenzioso legale e a mettere in campo politiche di assistenza alle fasce deboli: “E’ un dovere delle istituzioni stare vicino alla gente”. Altro obiettivo, riaprire il palazzetto dello sport, abbandonato da troppo tempo, e trasformarlo in una vera e propria cittadella dello sport, con una piscina pubblica. Ulteriore step, tramite intese con la regione: il candidato sindaco Gnerre punta a sviluppare il turismo enogastronomico, culturale e religioso in un paese ricco di storia e che ha il vanto di aver dato i natali alla beata Teresa Manganiello, oltre a conservare, nel convento di Sant’Egidio, la cella di San Pio. Capitolo infrastrutture, la rinascita secondo Gnerre non potrà prescindere dal completamente delle opere avviate e non ancora terminate. Così l’ex assessore provinciale: “Assetto della rete fognaria, nuovi assi viari e miglioramento dell’esistente. E ancora, nascita di  una rete di spazi aperti urbani e di parchi, azione di recupero del centro storico oltre  a creare infrastrutture di supporto per le filiere di imprese. Ecco alcuni punti del mio impegno per Montefusco”.(Flavia Squarcio- fonte Il Sannio Quotidiano – pubblicato il 4 maggio sull’edizione Irpinia)