Paternopoli, gruppo di minoranza: “Ecco perché diciamo ‘no’ a De Rienzo”

municipio PaternopoliAd una settimana dall’infuocato consiglio comunale di Paternopoli, in cui non sono mancati aspri botta e risposta tra i consiglieri di minoranza e il sindaco Felice De Rienzo, il gruppo di opposizione, rappresentato da Duilio Raffaele Barbieri, capogruppo della lista ‘La Bilancia’, Pasquale Martone di Rifondazione comunista, Antonio Morsa, capogruppo della lista ‘La Svolta’ e Attilio Storti della lista ‘La Bilancia’, scelgono Il Sannio Quotidiano- edizione Irpinia per ribadire il proprio ‘no’ all’operato dell’amministrazione comunale. Non sarebbe convincente,secondo i consiglieri di minoranza, l’azione di governo cittadino messa in atto da De Rienzo. Da qui, sette giorni fa, la mozione di sfiducia e la successiva bagarre in aula; secondo quanto riferito da Barbieri, al gruppo di minoranza sono state impedite alcune osservazioni. Duilio Raffaele Barbieri, attraverso una nota, spiega le ragioni della sfiducia al sindaco: “L’operato del sindaco e dell’esecutivo municipale, dopo quasi due anni, si è caratterizzato per le gravi inadempienze rispetto ad  elementari dettami di correttezza e buona gestione politico-amministrativa, oltre che per le profonde violazioni degli impegni programmatici. L’amministrazione comunale non è stata capace di dare ai paternesi le risposte di cui avevano bisogno. Lo stato di abbandono e degrado in cui versa il territorio comunale è sicuramente un dato di fatto incontrovertibile. I momenti qualificanti la dialettica politico-amministrativa hanno visto montare via via un generale malessere tra i consiglieri di maggioranza e gli assessori a causa della costante mancanza di confronto”, il primo passaggio della nota.  Assenza di prospettive per i giovani, associazionismo culturale inesistente, opere incompiute, a sentire il gruppo consiliare di minoranza, sarebbero numerosi i motivi per ribadire il ‘no’ all’operato del sindaco di Paternopoli. “I giovani  sono costretti sempre con maggiore  frequenza ad abbandonare il nostro comune alla ricerca di opportunità altrove; si è preferito garantire posti di lavoro a tempo determinato piuttosto che impegnarsi a creare iniziative per lo sviluppo, tanto è vero che il Centro disabili, potenziale opportunità lavorativa, è  stato abbandonato  unitamente a tutta l’area circostante. Vi è totale mancanza di iniziative per  promuovere l’artigianato, l’agricoltura, la cultura paternesi. Le associazioni culturali sembrano essere scomparse dal territorio, le opere pubbliche iniziate sono rimaste incompiute, quelle programmate ormai da diversi anni vengono mantenute in un cassetto forse in attesa della nuova tornata elettorale. Non si è creata alcuna politica finalizzata alla riduzione della pressione fiscale: oltre a Tarsu e Imu, sono stati aumentati i costi delle luminarie cimiteriali. Inoltre, si evidenzia, sotto il profilo igienico: la mancata applicazione dei regolamenti comunali, ad esempio  quello per le acque reflue; la cattiva gestione dell’area cimiteriale; la presenza  particolarmente alta di cani randagi potenzialmente pericolosi”, un altro passaggio significativo della nota.(Flavia Squarcio- fonte Il Sannio Quotidiano- pubblicato il 26 aprile sull’edizione Irpinia)