Un viaggio chiamato Gesualdo. In occasione del quarto centenario della morte di Carlo Gesualdo, il centro Unla (Unione nazionale per la lotta contro l’analfabetismo) di Gesualdo, in collaborazione con l’amministrazione comunale di Gesualdo e con  l’istituto italiano di studi Gesualdiani, ha deciso d’intraprendere un percorso alla scoperta del mondo del ‘Principe dei musici’, valorizzandone tanto l’opera artistica quanto la terra che ne accolse la produzione. Infatti, da Igor Stravinsky in poi, il paese di Gesualdo è divenuto meta di un intenso turismo culturale: artisti, scrittori, musicologi ed appassionati pretendono di visitare i luoghi che seppero ispirare una musica capace di sorprendere e affascinare a distanza di secoli. L’evento  si è  svolto ieri, domenica 21 aprile, alle 17, presso la sala convegni di palazzo Pisapia. La prima tappa di questo viaggio, inserito all’interno di un progetto più ampio che, continuando per tutto il 2013, ha l’intento di riscoprire i molti personaggi che hanno amato il feudo irpino, è stata rappresentata dal racconto di Gustaw Herling, tra i più grandi scrittori del Novecento. L’autore di ‘Un mondo a parte’, anche lui colpito dal messaggio racchiuso nella musica gesualdiana, giunse a Gesualdo nell’ottobre del 1990. Lasciò traccia letteraria di ciò nel racconto ‘Madrigale funebre’ edito da Feltrinelli nella raccolta intitolata ‘Don Ildebrando’. Il modo in cui nacque e si sviluppò il viaggio compiuto dall’illustre personaggio sarà ricostruito, con l’ausilio di materiali inediti, da Marta Herling, figlia di Gustaw e segretario generale dell’Istituto italiano per gli studi storici. L’iniziativa s’avvale del patrocinio dell’istituzione teatro comunale ‘Carlo Gesualdo’ di Avellino, presieduta da Luca Cipriano, e della partecipazione di Paolo Capozzo, alla cui esperienza artistica è stata affidata la lettura di alcune pagine del racconto ‘Madrigale funebre’. Essa, inoltre, nasce per impulso della delegazione regionale Unla,  diretta da Pietro Guglielmo ed è inserita nell’iniziativa editoriale de ‘La Stamperia del principe Gesualdo’. Il commento musicale è firmato dal Notturno Concertante.

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