Ariano Irpino, Cgil medici, Pasqualino Molinario: “Necessaria l’attivazione di psichiatria”
Sanità in primo piano nelle ultime settimane ad Ariano Irpino. Dalle battaglie dell’Osservatorio sanità contro il paventato depotenziamento del Sant’Ottone Frangipane, portate avanti attraverso una massiccia campagna informativa della popolazione, ultima iniziativa, ad esempio, la diffusione di un manifesto pubblico per denunciare i tagli effettuati dalla regione Campania alla sanità irpina, alla richiesta di chiarimenti sul funzionamento ‘a mezzo servizio’ del reparto di dialisi, alla riorganizzazione del pronto soccorso, l’ospedale di Ariano è da giorni al centro dell’attenzione dei cittadini, delle associazioni e degli addetti ai lavori. Pasqualino Molinario, dirigente medico del 118 nonché segretario provinciale del sindacato Cgil medici di Avellino, commenta le ultime vicende e traccia per il Sannio Quotidiano – edizione Irpinia un’analisi della situazione sanità, soffermandosi sui problemi principali da risolvere in breve tempo. “Il problema fondamentale da risolvere resta sempre lo sblocco del turnover. L’ospedale muore non per una volontà precisa ma semplicemente perché manca il personale e di conseguenza vengono ridotti i servizi. La settimana scorsa il tavolo ministeriale ha esaminato i conti della regione Campania e ha sbloccato una parte dei fondi; stando alle dichiarazioni di Caldoro, dovrebbero essere impiegati proprio per il personale, infatti, tutta la Campania è in sofferenza. Tempo fa il direttore sanitario dell’Asl, Mario Ferrante, annunciò di aver inoltrato la richiesta per lo sblocco dei concorsi. Dobbiamo insistere e vigilare su questo aspetto e quindi è necessaria una convergenza di forze, osservatorio sanità, associazioni, politici, sindacato e cittadini, affinchè realmente si possa arrivare a bandire i concorsi per i primari e per le unità mediche necessarie al buon funzionamento dei reparti”. Per quanto riguarda il reparto di dialisi, sotto accusa per l’erogazione delle prestazioni soltanto di mattina, Molinario sottolinea come il problema sia sempre lo stesso, cioè la carenza di personale. Dipartimentalizzazione e riorganizzazione del pronto soccorso. Così Molinario: “L’atto aziendale è stato presentato in questi giorni e ha tracciato un percorso da seguire. Si è avuta già una prima riorganizzazione e questa novità certamente comporta delle reazioni da parte degli operatori sanitari ma soltanto con il tempo potranno essere evidenziate positività e limiti di questo sistema. Il pronto soccorso e l’unità di medicina diventeranno un unico reparto e i medici assicureranno assistenza h24 a rotazione, con due unità mediche nel pronto soccorso e le altre nel reparto di medicina; inoltre, in pronto soccorso sarà sempre presente un chirurgo come consulente. Dunque, si lavorerà in maniera diversa. Proprio per la maggiore complessità della nuova organizzazione, dall’ospedale di Bisaccia, ormai chiuso e trasformato in centro polifunzionale per la salute, arriveranno due unità mediche nel reparto di medicina del Frangipane. Intanto, altre forze in campo saranno trasferite al saut di Bisaccia”. Riorganizzazione, trasferimenti, carenza di personale, reparti in sofferenza: in definitiva, l’ospedale di Ariano è a rischio chiusura? “Per l’ospedale di Ariano va fatta chiarezza. E’ infondata la paura di una chiusura o di un depotenziamento dell’ospedale. La paura costante nasce dal fatto che questo territorio ha già subito tanti scippi, come ad esempio il tribunale. Nell’atto aziendale esistono dei reparti che potrebbero non avere più il primario, tuttavia, non significa che verrà a mancare il servizio. La Cgil medici, comunque, sarà sempre attenta e vigile”. Molinario continua la sua disamina soffermando l’attenzione su un aspetto poco considerato, che è quello della psichiatria. “Non soltanto neurologia, cardiologia, chirurgia che sono fondamentali. Io punterei molto anche sulla psichiatria che passa sempre in secondo piano eppure diventa un dramma intervenire su pazienti con problemi psichiatrici e dover aspettare di arrivare a Solofra, magari, per poter effettuare le cure del caso. Nei famosi 156 posti letto previsti ad Ariano, 10 non attivati riguardano proprio il servizio di psichiatria. La Cgil medici chiede fortemente questa attivazione”. Per il segretario provinciale della Cgil medici di Avellino, inoltre, per avere una sanità efficiente è necessaria l’attivazione di un filtro territoriale: “Medici di famiglia, guardia medica e 118 dovrebbero effettuare un primo screening sui pazienti e fare da filtro”.(Flavia Squarcio- fonte Il Sannio Quotidiano- pubblicato il 15 aprile sull’edizione Irpinia)