Gesualdo piange padre Antonio Gambale
La comunità di Gesualdo piange padre Antonio Gambale. Il frate si è spento prematuramente a causa di una malattia. Nato a Montemarano, visse la sua giovinezza a San Giovanni Rotondo a stretto contatto con San Pio. Poi missionario in giro per il mondo tornò in Italia chiamato dal reggente della provincia monastica di Foggia per continuare la sua missione in vari conventi irpini. Tenace e fantasioso, portò la testimonianza del messaggio di pace di San Pio ovunque. Amico di tanti personaggi famosi dello sport e dello spettacolo, spesso è stato ospite di trasmissioni televisive ma anche padre spirituale della Juventus negli anni 90-2000. La sua presenza a Gesualdo è stata di straordinario impatto sociale. A lui si deve la realizzazione nel convento del piccolo museo celebrativo della presenza di San Pio a Gesualdo (1909), delle grandi celebrazioni in onore di Santa Maria delle Grazie e di tante opere e testimonianze di fede e di socializzazione. Nel 2010 gli venne conferita per merito la cittadinanza onoraria di Gesualdo. Da poco tempo risiedeva presso il convento di Montefusco dove ha continuato la sua importante missione nonostante la malattia che lo ha prematuramente portato alla morte. La sua è stata una testimonianza di pace e di speranza. La sua presenza nel convento dei Padri Cappuccini ha segnato un rilancio forte per la comunità, grazie alla sua straordinaria capacità di aggregazione e di dialogo. Il suo impegno, inoltre, nella testimonianza delle virtù di San Pio, di cui fu amico, ha lasciato a Gesualdo opere e messaggi di pace che rimarranno ad indelebile ricordo della sua encomiabile missione. Padre Antonio Gambale, dunque, lascia un grande vuoto nella coscienza sociale di Gesualdo.(fonte Il Sannio Quotidiano- pubblicato il 10 aprile sull’edizione Irpinia)