Chiusura via De Sanctis, Di Nardo (Udc): “Si rischia il blocco della circolazione”

udc“L’annunciata chiusura di via De Sanctis per il progredire del cantiere del tunnel rischia di creare un’ulteriore congestione al traffico in un punto nevralgico del centro città e un danno alle attività commerciali presenti in quell’area”, è quanto sostiene il dirigente cittadino dell’Unione di Centro di Avellino, Bruno Di Nardo, che invita il Commissario Straordinario del Comune di Avellino e gli uffici comunali competenti a prevedere la possibilità di istituire un percorso alternativo.
“La soluzione – commenta Di Nardo – potrebbe essere quella di istituire una corsia protetta di transito lungo il tratto terminale del Corso Vittorio Emanuele II per i veicoli che provengono da via Matteotti per evitare di far convergere tutto il flusso su via Mazas che di sicuro non potrà sostenere la portata di veicoli che si potrà determinare”.
“Questa soluzione – continua Bruno Di Nardo – consentirebbe di sperimentare anche quella che era l’originaria ipotesi di tracciato della metropolitana leggera che prevedeva proprio il transito lungo Corso Vittorio Emanuele II, ipotesi poi abbandonata per concentrare sia il passaggio dei veicoli che dei mezzi pubblici, oltre che il parcheggio a raso, sul già estremamente congestionato Corso Europa”.
“La necessità di istituire un percorso alternativo in vista della chiusura di via De Sanctis restituisce attualità alle ipotesi di riqualificazione di piazza Libertà. “E’ giusto che sin da ora – così conclude Di Nardo – ma anche per la prossima amministrazione comunale, si eviti di cadere negli errori commessi nel passato, individuando soluzioni in maniera dirigista e senza il necessario coinvolgimento della pubblica opinione. Basta ricordare quello che è accaduto per l’arredo urbano del Corso Vittorio Emanuele II o ancora per la gestione delle gallerie di supporto al Corso, oggi ricettacolo di rifiuti e degrado. Per il futuro di piazza Libertà, ma anche delle tante aree attigue la piazza stessa, è necessario, se non doveroso, procedere con una consultazione serrata della città che su questioni così importanti e delicate è giusto possa pronunciarsi, avanzare proposte e dare indirizzi”.