Legalità, siglato protocollo: soddisfatti i sindacati

prefetturaLe organizzazioni sindacali di CGIL, CISL, UIL e UGL, hanno accolto con soddisfazione la sigla del protocollo per la legalità sottoscritto in Prefettura tra l’associazione degli imprenditori e il Prefetto di Avellino. “Si tratta della conferma – osservano i segretari provinciali sindacali – di un’attenzione doverosa alle dinamiche che interessano il tessuto produttivo della provincia di Avellino e che costituisce un elemento di sicuro contrasto all’infiltrazione malavitosa.
La sensibilità mostrata dal Prefetto, già manifestata nella sua precedente esperienza siciliana, durante la quale sottoscrisse ed attivò analogo provvedimento, unitamente a quella manifestata dai rappresentanti degli imprenditori, testimoniano anche la giusta posizione assunta negli anni dalle sigle sindacali, che hanno sempre denunciato la presenza e manifestato preoccupazione per l’attività della malavita organizzata in Irpinia.
Il protocollo di oggi, così come i tanti protocolli che le organizzazioni sindacali, sempre in maniera unitaria hanno già siglato con diversi enti, come con il comune capoluogo, altri comuni, ente provincia, spesso insieme all’associazione dei costruttori edili, rappresentano strumenti di indirizzo per una strategia di contrasto alla criminalità. Nei protocolli per la legalità, oltre a puntare i riflettori sulle possibilità di infiltrazioni, vi sono chiari riferimenti alla lotta al lavoro nero ed irregolare, al rispetto delle norme sulla sicurezza, a tutte quelle dinamiche che in presenza di un sensibile inquinamento camorristico delle imprese vengono messe in discussione.
La criminalità organizzata – aggiungono i segretari di CGIL, CISL, UIL e UGL – soprattutto in tempo di crisi, costituisce “l’impresa” più attiva, che fonda la propria capacità di penetrazione sulla disponibilità dei grossi capitali e che basa la sua “azione di investimento e di lucro” sullo sfruttamento della manodopera, sull’accesso ai finanziamenti pubblici e sulla concorrenza sleale, determinata proprio dall’agire contro legge.
Rispetto a questo fenomeno, sempre più presente e troppe volte silente e capace di pervadere ogni settore produttivo, dall’edilizia, al commercio, passando per l’agricoltura e finendo negli investimenti pubblici, abbiamo – concludono i segretari provinciali – l’obbligo di costituire un fronte comune, la cui base di partenza sono certamente i protocolli siglati fin qui dalle parti sociali, dalle istituzioni e dalle associazioni imprenditoriali, che devono essere attuati e incisivi, con l’applicazione delle misure in essi contenute. Per questo motivo, a partire dalla sigla del protocollo di questa mattina, chiediamo al Prefetto di convocare un tavolo tra le parti, per unificare i diversi protocolli, renderli organici e soprattutto far si che possano determinare reali condizioni di sviluppo economico scevro da infiltrazioni malavitose, garantendo la concorrenza leale alle imprese locali, il rispetto dei diritti dei lavoratori e il ripristino delle condizioni di massima legalità e trasparenza per i cittadini e per gli stessi enti”.