Psi, “Bisogna rinnovare il partito”

PSI-simbolo2009“Il PSI – Partito Socialista Italiano a guida Nencini è uscito distrutto dall’ultima competizione elettorale. Non basta aver eletto quattro deputati e due senatori a far dire che il Partito esiste. Dopo la sciagurata esperienza di Boselli ed il fallimento della Costituente Socialista il nuovo gruppo dirigente avrebbe dovuto impegnarsi a rinnovare il Partito, irrobustirlo, cambiare i quadri per riconquistare i legami tradizionali nel sindacato, nella cooperazione, nella scuola, nelle università, nei centri culturali. Ciò non è avvenuto. Il Partito si è chiuso in sè stesso diventando di fatto un patto federale di una nomenclatura reazionaria e conservatrice”. E’ quanto afferma in una nota la sezione di Avellino “Diego carbone”.
“Mentre Nencini parla di rinascita del PSI nessuno si assume la responsabilità di un disastro annunciato e che si può leggere nei numeri che il PSI ha preso al Senato confrontandoli con le elezioni del 2008. Il PSI non si è presentato alla Camera. Si è, invece, presentato al Senato solamente in tre regioni italiane: Lazio, Campania e Calabria. Questi i dati:
Campania. Affluenza alle urne nel 2008 pari al 75,81%, sopra rispetto al 2013 che ha visto un’affluenza del 67,42%. Alle elezioni del 2008 il PSI prese 37.293 voti pari al 1,3%. Nel 2013 i voti sono scesi a 24.974 voti pari allo 0,9%. Il netto tra le politiche del 2008 ed il 2013, in Campania è di (-30,77%) dei voti.
Calabria. Affluenza alle urne nel 2008 pari al 71,02%, sopra rispetto al 2013 che ha visto un’affluenza del 62,08%. Alle elezioni del 2008 il PSI prese 26.029 voti pari al 2,8%. Nel 2013 i voti sono scesi a 20.060 voti pari allo 2,4%. Il netto tra le politiche del 2008 ed il 2013, al Senato, in Calabria è di (-14,3%) dei voti.
Lazio. Affluenza alle urne nel 2008 pari al 81,09%, poco sopra rispetto al 2013 che ha visto un’affluenza del 77,95%. Alle elezioni del 2008 il PSI prese 24.712 voti pari allo 0,8%. Nel 2013 i voti si sono letteralmente dimezzati con 12.654 voti pari allo 0,4%. Il netto tra le politiche del 2008 ed il 2013, al Senato, nel Lazio è di (-50%) dei voti.
Avellino e la sua provincia, paradossalmente rappresenta il miglior dato elettorale della Campania. Sarebbe ora che la dirigenza campana per quel che ci riguarda, e la dirigenza nazionale in generale si presentino dimissionarie e convochino al più presto un congresso di rinnovamento del gruppo dirigente ad iniziare dall’immarcescibile Corace, segretario della Federazione Campana da sempre, in un ottica di cambiamento dell’indirizzo politico che faccia emergere l’orgoglio socialista e una de-istituzionalizzazione del partito il quale si deve rendere conto dell’importanza del far politica nei territori e non solo tra gruppi dirigenti e tra i palazzi che contano al di fuori di un ottica improntata ad alleanze spurie che mortificano l’autonomia e la genuinità del pensiero socialista.
Solo rinnovando i quadri dirigenti del PSI, assolutamente inadeguati alla crisi che la società italiana sta vivendo, i Socialisti possono diventare protagonisti di un processo di cambiamento. Il PSI al  quale con entusiasmo continuiamo ad aderire deve essere un partito plurale, che deve dialogare con le altre forze della Sinistra ma anche con tutto l’universo laico e riformatore. Il nostro obiettivo è quello di dare risposte concrete ai problemi del Paese in materia di  difesa dell’ambiente, della ‘green economy’, della scuola, della difesa dei diritti civili. Il PSI che noi vogliamo realizzare è un Partito che vuole difendere i lavoratori e le classi più deboli. Il PSI deve diventare il portavoce dei precari, dei disoccupati, dei giovani, degli immigrati regolari. Il contributo che ad Avellino vogliamo dare è un segnale di forza di ricostruzione e di unità del Partito, che deve sviluppare sul territorio una presenza organica e capillare. Solo in questo modo il PSI Irpino, in piena autonomia e distaccato da una dirigenza regionale sclerotica ed inefficiente potrà davvero tornare a crescere e ricoprire quel ruolo di guida che ha ricoperto per il passato e vuole riconquistare!”, conclude la nota.